29 a favore e 3 astenuti. Il consiglio comunale di Terni così ha approvato il progetto del nuovo stadio Liberati presentato dalla Ternana, giudicandolo di “pubblico interesse”.
“Lo studio, che assume carattere di progetto preliminare appare coerente con le previsioni strategiche dell’Ente rispetto al piano di assetto del territorio, al piano del marketing territoriale e dello sviluppo economico del territorio, potendo rivestire un ruolo fondamentale per la crescita della città di Terni e dell’Umbria.
L’intervento proposto risponde all’esigenza di pubblico interesse, di garantire un ammodernamento dell’attuale stadio cittadino, ormai vetusto e non più idoneo a rispondere ai nuovi bisogni e alle caratteristiche funzionali e di sicurezza che uno stadio moderno deve garantire.
Il progetto preliminare, preso in esame dal gruppo di lavoro interdirezionale appositamente costituito e nella conferenza di servizi preliminare, è stato pertanto approvato con l’indicazione che la società proponente rispetti, nell’elaborazione del successivo progetto definitivo, tutte le condizioni e prescrizioni indicate dal Comune e dalle amministrazioni, enti e società intervenuti nella conferenza di servizi preliminare”.
Il progetto definitivo dovrà essere oggetto di conferenza dei servizi decisoria convocata dalla Regione Umbria, che sarà chiamata a deliberare entro 90 giorni dalla sua presentazione.
Il Presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti ha così commentato: “L’Amministrazione con grande tempismo ha risposto e rispettato le procedure.
Il dato importante è che gli imprenditori tornano a investire su questo territorio, è il segno che questo territorio è tornato appetibile. Cosa che non avveniva da molto tempo. Dopo l’intervento tempestivo del comune ora tocca alla regione. La sanità privata non è dannosa verso quella pubblica, devono integrarsi in una collaborazione per dare un servizio complessivo migliore alla città”.
Il pubblico interesse tuttavia non basta. Come ben sappiamo, infatti, il Presidente della Ternana ha subordinato la realizzazione del nuovo impianto al via libera alla costruzione di una clinica privata a Terni in convenzione con il servizio sanitario. E questo è tutto un altro discorso. La partita vera si gioca su altri tavoli.