“Il Porto sepolto”, uscito a Udine nel 1916, è la prima raccolta edita da Giuseppe Ungaretti. Il padre dell’Ermetismo compose queste poesie mentre era in guerra sul Carso ed ebbe modo di dire “Il Carso è la società. È una società tragica, una società di guerra, ma è una società umana… L’incontro con gli altri uomini per me avviene sul Carso, avviene nel momento del sentimento di umiltà, di disperazione, di onore e di necessità di aiuto, di comunanza nella sofferenza”. Le concise poesie di Giuseppe Ungaretti sono state trasposte in malinconiche melodie dall’autore e musicista Andrea Chimenti. Il suo reading-concerto dal titolo, appunto, “Il porto sepolto” – proposto nell’ambito della quinta edizione del Ternipoesia Festival, la rassegna nazionale di poesia contemporanea promossa dall’associazione Gutenberg – è di grande impatto emotivo e di alto contenuto culturale perché ha intercalato alcuni dei più bei versi di Giuseppe Ungaretti con alcune intense letture tratte da “La Confessione” di Tolstoy e da “Il Deserto Dei Tartari” di Buzzati. Un percorso letterario che l’associazione culturale Gutenberg ha fortemente voluto per la quinta edizione del Ternipoesia Festival, la rassegna nazionale di poesia contemporanea. Uno spettacolo molto apprezzato ed applaudito dal folto pubblico. In tanti, infatti, nonostante il maltempo, a Palazzo Gazzoli hanno più che gradito la performance di Andrea Chimenti (voce e piano) accompagnato dal figlio Francesco (chitarra, violoncello e piano).