Proseguirà fino al 13 gennaio, ad Orvieto, la 30^ edizione del Presepe nel Pozzo il singolarissimo evento natalizio sotterraneo del Pozzo della Cava. Il ciclo, inaugurato due anni fa, è quello dei “testimoni”, in cui alcuni personaggi secondari raccontano il primo Natale dal loro insolito punto di vista. Quest’anno il narratore è Raziel, l’angelo dalle cui mani Maria si cibava nei sotterranei del Tempio di Gerusalemme. È lui ad accompagnare i visitatori lungo le grotte del Pozzo della Cava, ricche di ritrovamenti archeologici etruschi, medievali e rinascimentali. Raziel presenterà ai partecipanti Gavriel, l’angelo dell’annunciazione e li condurrà lungo le tappe salienti della vita di Maria e Giuseppe, fino all’ultima grande grotta del complesso ipogeo, alta 14 metri, dove si potrà assistere alla Natività come la visse lui, scoprendo che la chiave di lettura del presepio 2018-2019 sarà la nostalgia, da cui il titolo “l’Angelo delle cose perdute”.
Non mancheranno, naturalmente, né la precisa ricostruzione storica di usi e costumi del tempo di Gesù, né i personaggi meccanici a grandezza naturale eseguiti da professionisti degli effetti speciali teatrali e cinematografici. Non mancherà nemmeno l’angelo di luce appeso dagli speleologi all’interno del Pozzo della Cava, che torna puntuale ogni cinque anni.
Il Presepe nel Pozzo con l’Angelo delle cose perdute si potrà ammirare fino al 13 gennaio con orario continuato dalle 9 alle 20.