È stato un vero urbanista, che ha influenzato il territorio in maniera profonda: Antonio da Sangallo ha costruito palazzi ma ha pure messo mano alle bonifiche rinascimentali del territorio soprattutto nella Piana Reatina con interventi che sono arrivati sino ai giorni nostri. Insomma, si può attribuire a lui la destinazione “scenografica” della Cascata delle Marmore. Un’opera dettagliata quella del Sangallo, che Miro Virili ha scoperto rilevandone l’importanza e la complessità e mettendo nero su bianco coi tipi della Edizioni Thyrus. Virili ha poi presentato oggi la sua opera nelle sale dell’Archivio di Stato, dove sono conservati tavole e scritti del Barbagallo.
Hanno partecipato alla presentazione Stefano Cecere presidente dell’Ordine degli architetti di Terni insieme a Manola Conti della Pro Loco di Marmore, territorio che ha visto la più forte influenza sangalliana.
Ha introdotto e poi ha moderato i lavori, Letizia Salvatori, direttrice dell’Archivio di Stato di Terni. Sono pure intervenuti Paolo Verducci, dell’Università di Perugia, Domenico Cialfi e Bruno Vescarelli del Centro Studi Storici di Terni, Carlo Virili dell’Università della Sapienza di Roma.