Questa mattina il Presidente del TAR Umbria Raffaele Potenza si è pronunciato in merito al ricorso di un gruppo di genitori e docenti promosso dal Comitato “A
Scuola”, avverso l’interruzione della didattica nelle scuole dei comuni “zone rosse”.
Il Decreto ha sancito un accoglimento parziale della domanda di sospensiva del provvedimento impugnato, limitatamente alle scuole dell’infanzia nei Comuni delle zone rosse
della regione Umbria che riapriranno con effetto immediato. Le ragioni di “urgenza” per legittimare una sospensione dell’ordinanza sono state cioè riconosciute soltanto per i genitori dei bambini più piccoli (0-6 anni), cui il provvedimento regionale arreca maggiore danno per la conseguente necessità di assentarsi dal lavoro, con potenziale compromissione della propria posizione lavorativa.
Di conseguenza la Regione Umbria ha comunicato ai Sindaci interessati dal provvedimento, nonché alle Prefetture di Perugia e Terni, ai presidenti delle due Province, al Presidente Anci e all’Ufficio scolastico regionale la sospensione ordinata dal Tar in merito alla parte dell’ordinanza regionale numero 14 del 6 febbraio in cui si disponeva l’interruzione sino al 21 febbraio di tutti i servizi socioeducativi per l’infanzia (0-6 anni), statali e paritari, dei comuni della provincia di Perugia e di San Venanzo e Amelia in provincia di Terni.
È stata invece respinta dal Tar l’impugnativa dei ricorrenti relativamente alla parte dell’ordinanza con cui vengono sospese le attività delle scuole primarie e secondarie (che rimarrà dunque in essere).