Il Teatro Stabile dell’Umbria riparte da Narni con una delle sue produzioni più rappresentative: La locandiera di Goldoni, che vede come protagonista una magnetica, superba e pluripremiata Sonia Bergamasco. La regia è di Antonio Latella. Uno spettacolo che sarà riallestito al Teatro Manini per poi essere applaudito nei teatri di tutt’Italia. La sinergia dello Stabile umbro con la città di Narni è il frutto di una politica culturale regionale che vede al centro il dialogo con il pubblico del Manini, e allo stesso tempo mette al centro una progettualità volta ad ampliare la proposta artistica regionale che vuole essere modello di un sistema culturale di una ‘città regione’ unica per patrimonio culturale e teatri storici”. La locandiera sarà proposta martedì 15 ottobre, alle ore 21.
IL RESTO DEL CARTELLONE
Domenica 3 novembre alle 17 l’eclettico autore e interprete Matthias Martelli in scena con il suo nuovo spettacolo Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi.
Si prosegue domenica 8 dicembre alle 17 all’insegna della danza con Spellbound Contemporary BaIlet che porta sul palco del Manini una serata dal titolo Recollection of a falling composta da due coreografie: Forma mentis di Jacopo Godani, un’esperienza coreografica che celebra giovani danzatori straordinari che partecipano alla creazione di un manifesto artistico per le nuove generazioni, e Daughters and angels di Mauro Astolfi con cui rielabora storia, sensazioni e percezioni personali, per mettere in evidenza l’automatismo folle che porta a trasformare in violenza e annichilimento tutto ciò che non si conosce.
Domenica 19 gennaio alle 21 lo spettacolo Amanti, il primo lavoro teatrale di Ivan Cotroneo: una commedia brillante sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. In scena un cast d’eccezione capitanato da Massimiliano Gallo.
Sabato 8 febbraio alle 21 è la volta del Collettivo Controcanto con Sempre domenica.
E ancora, sabato 1 marzo alle 21 Ascanio Celestini, tra i più importanti artisti del nuovo teatro di narrazione, arriva a Narni con il suo spettacolo RUMBA. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato; un racconto dedicato a Francesco, il santo che scelse di servire i poveri e che a Greccio creò il primo Presepe vivente.
A chiudere il Cartellone del Manini, giovedì 27 marzo alle 21, sarà il regista Andrea Baracco con Mephisto. Romanzo di una carriera, dall’opera più famosa di Klaus Mann.
“Per la scorsa Stagione teatrale – ha commentato il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli – abbiamo parlato della linfa che nutre gli alberi secolari e la cultura, e che nutre e rinnova il corpo e la mente. Il Teatro Stabile dell’Umbria si assume da anni l’impegno di curare il terreno della cultura.
Il teatro è emozione, una vera forma di interazione che non solo resiste nel tempo, ma che è in grado di regalarci palpiti e sussulti inaspettati. Una forma di spettacolo dal vivo in cui resiste il confronto tra il pubblico e l’artista, e tra lo stesso pubblico. Sulla scena si incontra la vita raccontata, simulata e sognata. C’è un contratto, una tacita accettazione di una finzione. Per cui noi pubblico sappiamo che ciò che vediamo non è reale, ma allo stesso tempo partecipiamo al gioco, e ne siamo ben lieti”.