E’ una protesta trasversale per quel che sta accadendo in queste ore a Lampedusa assediata dall’arrivo dei migranti.
Dopo i 430 che sono sbarcati durante la notte sull’isola c’è stato un altro maxi-sbarco di 370 persone a bordo di un peschereccio.
Il centro di accoglienza è strapieno con circa 1.500 immigrati quando la sua capienza è nettamente inferiore. Il sindaco Totò Martello che è del Partito Democratico minaccia lo sciopero generale sull’isola. Il governatore della Sicilia Nella Musumeci (Forza Italia) chiede al governo di convocare una riunione del consiglio dei ministeri perché Lampedusa sts vivendo una emergenza assoluta. A guidare la protesta anche la ex senatrice della Lega Angela Maraventano che chiede la chiusura dell’Hot Spot.
Dunque, una protesta trasversale.
“A Lampedusa lo Stato non esiste – ha detto il sindaco – ormai siamo di fronte a una situazione ingestibile. Non so ancora quando e come verrà organizzato il trasferimento di queste oltre 1.500 persone. Siamo in ginocchio”.
Più tardi Martello informa di aver convocato per domani le categorie produttive per proclamare uno sciopero generale sull’isola.
Dello stesso parere il governatore della Sicilia Musumeci, che nei giorni scorsi si è visto impugnare dal governo e annullare dal Tar un’ ordinanza per la chiusura dei centri di accoglienza siciliani. “Lampedusa non ce la fa più, la Sicilia non può continuare a pagare l’ indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma – ha detto. C’ è una emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti”.
“Chiedo ai sindaci e ai governatori di tutta Italia, al di là dei colori politici, di aiutare la Sicilia, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, ” è un’ immigrazione che ormai è un’ invasione e di cui il Governo è complice”.
Molti, a Lampedusa, si chiedono come possa essere successo che un’ imbarcazione così grande sia arrivata quasi in porto praticamente indisturbata: la risposta è che il controllo capillare del Canale di Sicilia è impossibile. Lo confermano i circa 30 sbarchi di piccole imbarcazioni, con un totale di 500 migranti, avvenuti nelle precedenti 24 ore. E la situazione resta tuttora estremamente fluida, con le partenze, specie dalla Libia, che non si arrestano. Intenso anche il lavoro per le navi delle Ong. La Louise Michel, finanziata da Banksy, ora non ha più ospiti a bordo, dopo che ieri la Guardia costiera italiana e la nave dell’ong Sea Watch 4 hanno trasbordato gli oltre 200 migranti che aveva soccorso, “ma la battaglia dei sopravvissuti – twitta l’ equipaggio – non è finita”. Sulla Sea Watch ora si trovano 350 persone salvate in circa una settimana ed è verosimile che comincerà un nuovo braccio di ferro, come tanti se ne sono visti in passato, con l’ Europa e i singoli Paesi per l’ individuazione di un porto e la redistribuzione dei naufraghi.