Gli imprenditori della Sezione Territoriale di Orvieto di Confindustria Umbria hanno incontrato i sindaci dei comuni del comprensorio per avviare un dialogo sullo sviluppo economico dell’orvietano. Tra i i punti che la sezione territoriale di Orvieto ha ritenuto più meritevoli di essere messi al centro di un progetto di lavoro comune quelli delle Aree Interne, soprattutto in vista della programmazione dei Fondi Strutturali per il periodo 2022/2027, della necessità di portare a termine le infrastrutture incomplete o insufficienti e di promuovere quelle necessarie (soprattutto verso i territori interni dell’Umbria), l’efficienza della pubblica amministrazione, le imposte locali, il credito ed il turismo.
“La Sezione – ha sottolineato Francesco Lanzi, presidente della sezione di Orvieto di Confindustria Umbria – ha deciso, ad avvio della nuova legislatura comunale, di dar luogo ad una attività di monitoraggio e collaborazione permanente con Comuni del territorio su tematiche specifiche. Questo incontro è il primo appuntamento. Ringrazio sentitamente i sindaci presenti, ai quali intendo proporre una serie di tematiche ben chiare e definite su cui lavorare insieme nel corso dei prossimi mesi ed anni, apportando ognuno le proprie professionalità e competenze, ciascuno consapevole del proprio ruolo, ma con l’unico comune scopo di contribuire alla crescita economica e sociale di tutto il territorio. I Comuni – ha aggiunto Lanzi – ricopriranno un ruolo tanto più importante quanto più riusciranno in quella coesione territoriale, quale azione strategica per lo sviluppo di una vasta area che vada ben oltre i propri confini geografici”.
I Sindaci hanno pienamente condiviso la rilevanza di tali problematiche, impegnandosi a mettere a sistema le proprie forze e ad agevolare tutte le iniziative che possano effettivamente contribuire al miglioramento delle condizioni attuali.
Ma gli imprenditori della sezione di Orvieto hanno portato all’attenzione dei primi cittadini anche la recente questione dell’aumento delle tariffe idriche.
“L’improvviso ed esorbitante incremento da parte dell’Auri delle tariffe per il consumo idrico – ha spiegato Lanzi – ha generato insostenibili aggravi di costo a carico delle imprese, in particolare dei settori turismo e agroalimentare. In alcuni casi tali aumenti, di gran lunga superiori a quelli delle altre aree regionali, mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende. L’invito che rivolgiamo ai comuni – ha concluso Lanzi- è di riesaminare tale decisione, in sede di Consiglio e di Assemblea dell’Auri.”