DI METEO CENTRO ITALIA
Come anticipato nel precedente editoriale la diminuzione termica registratasi a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno era in realtà sono un assaggio del freddo che si avrà a partire dalla giornata di giovedì 3 gennaio, quando una possente elevazione dell’anticiclone azzorriano verso nord permetterà lo scivolamento, sulla nostra penisola, di aria gelida di origine Artico Continentale che ci terrà compagnia almeno fino all’Epifania e forse anche oltre.
La configurazione alla quale stiamo andando incontro lascia presagire un peggioramento del tempo lungo tutto il versante Adriatico con nevicate diffuse fino al piano (specialmente dalle basse Marche in giù) e successivamente anche sulle regioni meridionali.
Meno esposto al peggioramento sarà il medio-alto Tirreno dove i forti venti di tramontana tenderanno a ripulire il cielo da qualsiasi tipo di nube.
Tuttavia non è totalmente esclusa qualche spolverata di neve nelle zone interne del centro e più a ridosso della catena appenninica, vedi Umbria orientale al confine con le Marche, Lazio interno e cosi via.
La neve potrà scendere fino in pianura.
Le temperature in quota subiranno un calo deciso toccando valori a 850 hpa (1500 metri di altezza) di -8/-10 gradi. Il freddo di conseguenza si farà molto pungente anche al suolo, con gelate diffuse al mattino e temperature vicine allo zero anche di giorno.
Quest’aria gelida si manterrà almeno fino al 6-7 di gennaio e forse anche più a lungo, ma per sciogliere questo nodo dobbiamo rimandare la questione al prossimo aggiornamento.
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