“Dal deposito del Ricorso al TAR da parte di Amici della Terra Onlus, associazione riconosciuta a livello nazionale dal Ministero dell’ambiente che da 47 anni persegue obiettivi di tutela ambientale, contro la Cabina Primaria Enel a Ferentillo, i lavori di costruzione dell’infrastruttura, in zona esondabile, hanno avuto un’impennata improvvisa della velocità. Ci sono arrivate da molti cittadini e Stakeholder segnalazioni e foto che denunciano una situazione intollerabile”.
A sostenerlo in una nota stampa sono l’associazione “Amici della Terra” e il “Comitato Noi amiamo Ferentillo”.
“Numerosi i disagi causati dai mezzi d’opera pesanti in transito sulla Greenway, ormai a servizio del cantiere, che ingombrano la Via di Francesco occupandone completamente la carreggiata.
Il blocco della viabilità, ostruita dagli autocarri – si legge nel comunicato – ha più volte creato imbarazzi e disagi alle strutture ricettive presenti in zona e problemi ad abitanti e frequentatori, turisti negli agriturismi e del luogo, nell’impossibilità di godere delle ferie, per il rumore e il via vai continuo dei camion.
I pellegrini, i turisti e le persone che solitamente fanno attività fisica lungo l’itinerario forma Quattrini, in ricerca di aria pura, del contatto con la natura, del silenzio e della sacralità, si ritrovano, impotenti, in nuvole di polvere, intrappolati in una zona industriale.
Dal 7/10/25, data dell’udienza cautelare del Ricorso al TAR, con la presenza dei mezzi anche quella degli operai in cantiere è aumentata considerevolmente.
Ci si affida alla giustizia ma nell’attesa che questa faccia il suo corso cresce la rabbia della cittadinanza, dei Comitati ed Associazioni Ambientaliste per il perpetuarsi della ferita inferta ad un territorio così prezioso e fragile: la Valnerina.
Sempre maggiore è la preoccupazione nel vedere modificato e gravato di un’opera tanto impegnativa e invasiva, un bacino ad alto rischio di esondazione senza il parere del comune di Ferentillo e della Provincia di Terni, alla quale il piano della protezione civile provinciale attribuisce il presidio idraulico su quel tratto del fiume Nera. Si resta in attesa della sentenza, fiduciosi che i lavori saranno bloccati quanto prima”.














