L’Umbria presenta, rispetto al 2022, un calo delle assunzioni previste delle imprese sia a maggio che nel trimestre maggio-luglio. A maggio le assunzioni previste dalle aziende nella regione sono 5020 (-180, ossia -3,5%, rispetto a maggio 2020), mentre nel trimestre maggio-giugno gli ingressi al lavoro previsto saranno 16940 (-930, -5,2% sullo stesso trimestre 2022). Nel trimestre maggio-luglio gli avviamenti nel commercio scendono a -16%, mentre le aziende della voce ristorazione+servizi turistici hanno programmato un +4,5% di inserimenti lavorativi. Pesante caduta degli ingressi al lavoro nei servizi alle imprese e in quelli alle persone. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Le imprese umbre dell’industria volano nelle previsioni delle assunzioni: +52,3% a maggio, cifra che equivale a 680 ingressi al lavoro in più su maggio 2022, mentre nel trimestre maggio-luglio 2023 l’aumento è del 36,9% (+1.620 assunzioni rispetto allo stesso trimestre 2022). Nel comparto industria il manifatturiero fa in Umbria +41,1% a maggio e +37,1% nel trimestre, con un incremento rispettivamente di 390 e 1.120 avviamenti al lavoro, mentre le aziende delle costruzioni hanno programmato di assumere 650 persone a maggio (+300 rispetto a maggio 2022, con un incremento dell’85,7%) e 1.870 nel trimestre (+500 rispetto allo stesso trimestre 2022, con una crescita del 36,5%). Sul fronte dei servizi le imprese dichiarano di aver programmato 3040 ingressi al lavoro a maggio (-860 ingressi rispetto a maggio 2022, -18,9%) e 10930 per il trimestre (-2550 rispetto al trimestre maggio-luglio 2022, -18,9%). All’interno dei servizi da evidenziare la caduta del commercio (-20,3% avviamenti al lavoro a maggio e -16% nel trimestre rispetto agi stessi periodi del 2022, lasciando rispettivamente sul campo 160 e 410 assunzioni), mentre la voce servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici mostra un calo a maggio (-60 avviamenti, -6,1%), ma un incremento nel trimestre (+160, +4,5%). Flessioni pesanti per i servizi alle imprese (-27% nel trimestre, con una riduzione di 1.240 avviamenti rispetto al 2022) e per i servizi alle persone (-37,3%, -1.040 avviamenti). Per quanto concerne la dimensione aziendale, la frenata delle assunzioni riguarda le piccole imprese da 1 a 49 dipendenti (nel trimestre -630 avviamenti, -5,1% sullo stesso trimestre 2022) e le grandi imprese da 250 dipendenti in su (-410 avviamenti, -15,8%). Ad aumentare solo le medie aziende, quelle da 50 a 249 dipendenti, che nel mese di maggio prevedono +50 assunzioni rispetto a maggio 2022 (+6,2), mentre nel trimestre maggio-luglio l’incremento previsto è di 110 inserimenti lavorativi (+3,7%). La percentuale di assunzioni destinate ai laureati in Umbria è un terzo più bassa della media nazionale, peggiorando i dati degli scorsi trimestri. Le imprese della regione, infatti, su 100 assunzioni prevedono di inserire al lavoro solo 8 laureati, contro i 12 della media nazionale (che peraltro è già assai bassa rispetto alla media dell’Unione europea e a quelle dei grandi Paesi dell’Ue).