“Con l’incidente mortale di oggi, a Ficulle, sono gia’ tre, in appena tre mesi del 2017, le vittime sul lavoro nel settore della silvicoltura in Umbria”. A sottolinearlo è il Segretario regionale della Cgil, Vasco Cajarelli, che – in una propria nota – osserva come si tratti di “un dato fortemente preoccupante, da tempo denunciato dal sindacato, a fronte di un numero di addetti assolutamente esiguo”. Il prossimo 30 marzo e’ convocato, in Regione, il Coordinamento regionale salute e sicurezza e “in quell’occasione – prosegue Cajarelli – verranno nuovamente chiesti interventi specifici in questo settore, a partire da un’attenta valutazione dei livelli di pericolosita’, dopo la inspiegabile deregolamentazione decisa dall’accordo Stato Regioni. Inoltre – aggiunge il segretario della Cgil – chiederemo la creazione di un albo delle imprese che operano nel settore, al fine di garantire standard di sicurezza adeguati, e una formazione obbligatoria per gli addetti, che ad oggi non esiste, vista la frammentazione del settore e l’ampia diffusione di lavoro sostanzialmente a cottimo”.
Altro strumento che la Cgil chiede di mettere in campo e’ la denuncia di inizio attivita’, “la cui assenza – spiega ancora Cajarelli – rende pressoche’ impossibile l’attivita’ di vigilanza degli organismi preposti. La deregolamentazione in questo settore – conclude – e’ la dimostrazione palese che il mercato lasciato a se stesso produce danni gravissimi in una continua corsa al ribasso dei costi, fatta tutta sulla pelle di chi lavora”.