All’indomani del nuovo incidente sul lavoro in Umbria, in cui e’ rimasto gravemente ferito un operaio in una ditta di Umbertide, il Segretario regionale della Cgil, Vincenzo Sgalla, torna a lanciare l’allarme sulla gravità del problema. “O si interviene subito per fermare questa piaga che continua ad allargarsi in Umbria – ha detto Sgalla – oppure ci si rassegna ad esserne tutti complici”. In questa regione. Solo nei primi quattro mesi – ricorda il sindacato in una nota – le denunce di infortunio all’Inail sono oltre 3.800, in aumento rispetto al 2015. “Ma al di la’ delle statistiche, che naturalmente preoccupano – osserva il Segretario regionale della Cgil – dobbiamo tutti avere ben in mente che dietro a quei numeri ci sono lavoratrici e lavoratori in carne ed ossa, che entrano come ogni giorno al lavoro e ne escono troppo spesso con la vita stravolta, senza dimenticare quelli che a casa non ci tornano proprio”. Secondo Sgalla, “la crisi economica e occupazionale ha indubbiamente abbassato i livelli di sicurezza sia nelle imprese che tra gli stessi lavoratori, i quali pur di portare a casa il salario sono disposti ad assumersi rischi che vanno ben al di la’ delle previsioni di legge. “Noi – aggiunge il Segretario della Camera del lavoro – crediamo che sia davvero il momento di dire basta. La Regione convochi subito tutte le parti sociali e si studino insieme interventi immediati e concreti per scongiurare il prossimo infortunio. Altrimenti – conclude – ne saremo tutti complici”.