Protrarsi di una congiuntura positiva ma ancora debole e soprattutto discontinua: è quanto emerge dall’indagine congiunturale svolta da Confindustria Umbria con la collaborazione dell’Università di Perugia riferita all’industria umbra a metà anno. L’aspetto positivo è l’aumento, nell’ambito del campione di imprese che hanno preso parte all’indagine, della quota delle imprese (40%) che hanno accresciuto l’attività produttiva, mentre il 45% dichiara livelli produttivi stazionari rispetto al trimestre precedente e si riduce al 15% la frazione di imprese che mostra una riduzione dei volumi delle produzioni. Peraltro, si legge nel documento, l’andamento del settore industriale si presenta, ancora una volta, non omogeneo, con aziende e settori che mostrano un buono stato di salute perché caratterizzati da una forte apertura ai mercati internazionali ed altri settori ed aziende che scontano, invece, il perdurare di uno sfiancante stato di difficoltà perché legati essenzialmente ad una domanda interna che stenta a decollare. Moderatamente positivo appare anche il dato relativo all’occupazione, che si conferma in leggero aumento. Tuttavia il fenomeno appare sostenuto solo dalle imprese di maggiori dimensioni, poiché le aziende più piccole tra quelle consultate, pur denotando un significativo recupero di attività produttiva, fanno registrare un ulteriore ridimensionamento degli organici. Quanto alla situazione dei diversi settori, gli aumenti della produzione si riscontrano nella meccanica e nell’industria della carta, cartotecnica e stampa, mentre variazioni negative fanno registrare l’industria alimentare e la produzione di minerali non metalliferi. Ispirate a prudenza appaiono le risposte delle aziende interpellate riguardati le previsioni di nuovi investimenti. In un tempo ancora contraddistinto da incertezza sulle condizioni dei mercati e con una economia che nel complesso fatica ad emergere dalla recessione, sono poche le aziende che dichiarano di avere pronti progetti straordinari di investimenti cantierabili volti ad accrescere la capacità produttiva.