Ha individuato un ladro e lo ha fatto arrestare.
È accaduto nella zona di Ciconia.
Dopo che un’auto della Squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato di Orvieto ha ricevuto una chiamata in cui si sollecitava l’intervento alla stazione, gli agenti hanno trovato il cittadino che aveva fatto la chiamata in compagnia di un giovane orvietano. Ha detto agli operatori che il ragazzo, un quarto d’ora prima, aveva asportato i borselli di due operai intenti a ristrutturare una casa. L’uomo allora lo aveva seguito a distanza fino alla vicina Stazione e durante il tragitto aveva provveduto ad avvisare le Forze dell’Ordine. Il ragazzo, incalzato dai poliziotti, ha confessato immediatamente il reato.
Non avendo con sé la refurtiva era verosimile che l’avesse nascosta durante l’itinerario percorso, cosa che ha confermato anche il solerte cittadino che li aveva avvisati sostenendo di averlo visto in lontananza disseminare la merce rubata in vari cespugli.
Il ladro quindi, accompagnato dagli agenti, ha ripercorso a ritroso la strada che aveva fatto indicando i luoghi dove poi l’intera refurtiva – consistente nei portafogli, carte di credito, telefoni cellulari e un orologio di lusso – è stata ritrovata e riconsegnata ai legittimi proprietari.
Il ladro è stato arrestato per il reato di furto aggravato e su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni che coordina le indagini, processato per direttissima con la convalida dell’arresto da parte del Giudice e la sottoposizione all’Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria fino alla data dell’udienza.
Ancora una volta la Polizia di Orvieto si avvale della collaborazione di un cittadino responsabile, pilastro fondamentale per la comprensione della partnership tra Società Civile e Forze dell’Ordine. La Polizia sottolinea la crucialità di questo genere di rapporto auspicando che sempre più e sempre prima tutti i cittadini arrivino a consolidare l’idea che le Forze dell’Ordine rappresentano un alleato e non già uno strumento autoritario esclusivamente repressivo.