Approvato all’unanimità, dall’Assemblea legislativa dell’Umbria, il disegno di legge della Giunta che apporta modifiche alla legge regionale “6/2006”, che detta norme per la disciplina del diritto allo studio universitario, al fine di consentire il raggiungimento dei gradi più alti degli studi da parte degli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, nonché di favorire il conseguimento del successo negli studi da parte della generalità degli studenti. Con le modifiche apportate si fa più stringente la finalizzazione verso l’obiettivo del lavoro, con l’impiego di risorse europee per gli apprendistati di terzo livello, vale a dire i dottorati, gli assegni di ricerca e i servizi dell’impiego.
É stato il presidente della Terza commissione consiliare, Attilio Solinas, ad illustrare in Aula l’atto, sottolineando “la volontà di un più stretto raccordo tra le attività universitarie e il mondo del lavoro, e di allargare gli orizzonti alle altre istituzioni universitarie europee. Oltre alle attuali funzioni in materia di diritto allo studio, sono state previste ulteriori funzioni per la gestione dell’apprendistato di alta formazione e ricerca presso il sistema delle imprese con il raccordo di tutti i soggetti interessati. Sfruttando le risorse disponibili, fra cui quelle del Fondo sociale europeo, si prevede la gestione di procedure dirette a finanziare la mobilità internazionale e la rete dei servizi per l’impiego. Si tratta di una legge molto importante e innovativa – ha detto Solinas – e fra le nuove funzioni vi è ‘Umbria Academy’, concernente la promozione sul piano nazionale ed internazionale dell’offerta formativa dell’istruzione universitaria e terziaria regionale. Altro aspetto la previsione di accesso ai rifugiati ai percorsi di formazione. Poi la previsione di servizi di edilizia residenziale per studenti universitari e interventi sui servizi per la ristorazione. Altra nuova figura quella del Garante del diritto allo studio degli studenti, per far partecipare gli studenti stessi al controllo sulla qualità dei servizi”.