Nico Cipiccia ha partecipato anche all’edizione 2024 di Pitti Uomo, in qualità di influencer.
“L’atmosfera vissuta al Pitti – ha dichiarato Cipiccia – si può respirare anche a Terni, sembra strano, però è possibile perché non è la città che fa l’uomo ma è l’uomo che fa la città, come non è il vestito che fa la persona ma è la persona che fa il vestito”.
“Per vedere nuovi mondi non bisogna andare chissà quanto lontano, ma basta vedere il mondo con occhi diversi – afferma ancora Cipiccia con citazione di Proust – ed è per questo che se a Terni le persone puntano sulle risorse della propria interiorità, è possibile che Terni possa essere notata e che la gente venga a respirare l’atmosfera che si vive in questa città. Questa atmosfera – aggiunge – non è dettata solo dall’avere fantasia nel vestire ma soprattutto dal creare un fermento e un entusiasmo nel vivere la città. Sarebbe bello pensare che la gente venisse a Terni incuriosita dalle persone che ci vivono, con la possibilità di relazionarsi con persone sconosciute come è capitato a me in questa città, e in altre dove sono andato. Credo che un confronto con persone di altri luoghi possa essere un elemento di crescita culturale per chi visita la città e per gli abitanti. Solo dalla crescita dell’interiorità di ogni persona può sbocciare un nuovo rinascimento, come quello della città che mi ha ospitato, Firenze”.
“Il colore predominante al Pitti Uomo è stato il giallo lemon – ha detto commentato ancora Cipiccia – ma il giallo è anche il colore del sole, per cui parafrasando un detto buddista, mi piace pensare che Terni possa essere come un sole, che quando non si vede non significa che sia tramontato ma semplicemente che è dietro le nuvole…”.