“Il panorama dell’informazione in Umbria è devastante. Serve una legge di sistema complessiva che tenga conto della crisi specifica della nostra regione”. Un vero e proprio grido d’allarme, quello lanciato dai rappresentanti del mondo dell’informazione, il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli ed il presidente dell’Associazione stampa umbra, Marta Cicci, nel corso di una audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Cesaroni, davanti alla Prima Commissione consiliare.
“La vicenda del Giornale dell’Umbria – hanno detto i rappresentanti dell’Associazione della stampa umbra e dell’ordine regionale dei giornalisti – è solo la punta emergente di un comparto in crisi. Una crisi che esiste a livello nazionale, ma che in Umbria ha colpito in maniera particolarmente forte con il concreto pericolo di vedere spazzata via tutta l’informazione regionale. Il Corriere dell’Umbria – ha proseguito Marta Cicci – ha da poco rinnovato il contratto di solidarietà, che è presente in tutte le tv locali. Recentemente sono state chiuse due collaborazioni dell’Agi. Dai giornali alle agenzie fino alle tv, il panorama dell’informazione in Umbria è devastante. La crisi è trasversale e in tutti i media. L’Umbria – ha spiegato ancora la Presidente dell’Asu – è stata una delle prime regioni ad emanare una legge sull’informazione, che nel 2000 era molto innovativa ma che oramai è stata superata dai fatti. Molte regioni hanno deliberato recentemente in materia: Veneto, Molise, Toscana, lo sta facendo l’Emilia Romagna. L’Umbria, con una nuova norma, dovrebbe mantenere la prima genitura in capacità di anticipare i tempi e valorizzare il ruolo dei giornalisti, magari puntando sull’innovazione tecnologica ed evitando che la regione diventi terra di conquista di persone poco chiare che vengono da fuori. C’è la volontà politica di farlo – ha aggiunto – ricordando il recente incontro con la Giunta per aprire un tavolo tecnico dove valutare quali strumenti mettere in campo”. Concetto rimarcato anche dal Presidente dell’Odg regionale Roberto Conticelli. “Vorremmo un sostegno dalle istituzioni – ha detto – un provvedimento di legge che tenga conto della crisi specifica umbra. Una crisi che non si vede perché i giornali continuano ad uscire e l’informazione ad essere prodotta sugli altri media, ma la forza lavoro si è dimezzata tra i professionisti e azzerata per i pubblicisti, visto che ne lavora meno di un decimo. Auspichiamo perciò – ha concluso – un tavolo tecnico per approfondire non solo il problema dell’editoria in generale”. Il presidente della Prima Commissione regionale, Andrea Smacchi ha sottolineato come si sia trattato “della prima di una serie di audizioni per capire problematiche e prospettive connesse al mondo dell’informazione e dell’editoria in Umbria, al termine delle quali si metterà mano ad una risoluzione da portare nell’Assemblea legislativa per arrivare ad una proposta di legge, che è già nelle intenzioni della Giunta umbra”.