Un infortunio mortale si è verificato alla polveriera deposito munizioni Mario La Barbera di Nera Montoro, a Narni. A perdere la vita, secondo le prime informazioni, un uomo schiacciato in seguito al ribaltamento di un muletto.
La vittima sarebbe il comandante della struttura militare.
AGGIORNAMENTO
È un sottufficiale dell’Esercito di 49 anni l’uomo rimasto schiacciato dal ribaltamento di un muletto mentre era impegnato in alcune attività.
Si chiamava Andrea Fagiani, maresciallo capo dell’esercito, artificiere. Aveva 49 anni, era originario di Fonte Nuova (Roma). Lascia moglie e due figli.
Più volte impegnato in missioni all’estero.
Fagiani era decorato al valore civile, conosciuto e stimato, oltre che per le sue abilità operative di artificiere, anche per aver prestato in passato servizio in Africa.
“Apprendo con dolore della morte sul lavoro nella polveriera dell’Esercito ‘Mario La Barbera’ a Nera Montoro in provincia di Terni, del capo artificiere Andrea Fagiani. A nome della Commissione difesa della Camera dei Deputati, esprimo il cordoglio alla famiglia e ai suoi colleghi di lavoro. L’impegno non più rinviabile è mettere in sicurezza tutti i posti di lavoro per arrestare questa intollerabile strage”. Lo afferma in una nota Gianluca Rizzo, Presidente della Commissione difesa della Camera dei Deputati.
“Oggi l’Esercito e il Paese perdono un uomo e soldato di valore, servitore dello Stato”, ha sottolineato Maria Tripodi, capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa alla Camera. La Tripodi ha inoltre sottolineato che “più volte” il primo maresciallo “aveva partecipato a missioni internazionali e si era distinto in Africa in progetti umanitari”.
Le “condoglianze più sentite”, da parte dell’intera amministrazione comunale, sono state rivolte alla famiglia dal sindaco di Narni, Francesco De Rebotti.
L’incidente sarebbe avvenuto nella serata di ieri, mentre il corpo è stato ritrovato soltanto questa mattina da un commilitone.
Sul posto si sono recati i carabinieri, il personale del Servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Usl Umbria 2 per gli accertamenti del caso.