Secondo l’Istituto Superiore di Sanità l’epidemia in Italia è in rapido peggioramento. Quasi tutte le regioni sono compatibili con uno scenario 3 (elevata criticità) ma sono in aumento le regioni e le province autonome in cui la velocità di trasmissione del virus è già compatibile con uno scenario 4 (massima criticità).
Pertanto la situazione è molto grave su tutto il territorio. Lo si evidenzia dai dati emersi nel monitoraggio settimanale dell’ISS e del Ministero della salute.
Nel documento elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità oggi emerge una situazione “di forte criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri in tutte le regioni e nelle province autonome”.
E’ alto il rischio di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio. L’ISS invita poi le regioni a valutare la possibilità di anticipare misure più drastiche al fine di mitigare il livello di rischio.
E’ sottolineato inoltre come quasi tutte le regioni, nel periodo 15/28 ottobre, abbiano superato la soglia 1,5 dell’indice di trasmissibilità RT. In Lombardia, i dati settimanali riportano un indice di 2,08, in Basilicata di 1,99, in Piemonte 1,97. In Umbria l’RT è a 1,53.
Infine, viene rilevato come sia raddoppiato, rispetto all’ultimo monitoraggio, il numero dei casi individuato ogni 100 mila abitanti. Ora sono 523, nel monitoraggio precedente (12/25 ottobre) era di 279 ogni 100 mila abitanti.