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L’episodio è accaduto intorno alle 10 di questa mattina. Gli inquirenti pensano ad un proiettile vagante che dopo aver forato il vetro di una finestra al secondo piano dell’Istituto di Via Cesare Battisti, si è conficcato nel muro. Comprensibile lo sgomento dei presenti. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia scientifica e della Digos che stanno svolgendo accertamenti sull’incredibile episodio. Seguiranno aggiornamenti …
Ulteriori dettagli verranno forniti in una conferenza stampa convocata per le 16 di questo pomeriggio presso la Questura di Terni.
AGGIORNAMENTO ORE 15,30
RISOLTO IL GIALLO DELLO SPARO ALL’ITIS.
LA POLIZIA HA IDENTIFICATO E PORTATO IN QUESTURA UN CACCIATORE.
IL COLPO SAREBBE PARTITO PER NEGLIGENZA.
IL PM , RAFFAELE IANNELLA, STA VALUTANDO QUALI PROVVEDIMENTI PRENDERE NEI SUOI CONFRONTI.
AGGIORNAMENTO ORE 16,30
La persona che ha sparato è un pensionato di 60 anni, di Terni, ex dipendente ASM. L’uomo è stato denunciato per esplosione pericolosa e danneggiamento. E’ confermato che è un cacciatore. In proposito, tra i provvedimenti presi c’è anche quello relativo alla licenza da caccia che gli è stata revocata. Ha sparato da Zona Fiori ad una distanza di circa 400 metri. “Siamo certissimi della natura accidentale dell’episodio – ha detto il questore, Carmine Belfiore – è stato uno sprovveduto che , per una bravata, ha voluto fare vedere a questa amica , anche lei amante della caccia, caccia grossa, al cinghiale, l’arma abbastanza efficace”.
Arma, una carabina browning che gli è stata sequestrata insieme alle munizioni. L’uomo , dopo l’episodio , che si è verificato fra le ore 9,40 e le ore 10, è andato a caccia, non rendendosi conto di quanto era accaduto.
Una carabina,estremamente pericolosa, ha ribadito l’ispettore Marco Baiardelli, in grado di uccidere un animale grande anche a oltre mille metri di distanza. Poteva avere conseguenze letali su una persona.
“Grazie alla polizia scientifica che ha degli strumenti che consentono di tracciare la traiettoria balistica in tempo reale, abbiamo individuato l’area dalla quale è partito il colpo e da lì sono iniziate le indagini, di vecchia maniera – ha detto il commissario Marco Colurci “. Indagini che hanno consentito di arrivare presto a individuare colui che aveva sparato.