A Narni esiste l’unico esempio in Italia, perfettamente conservato, di una “Stanza dei Tormenti” e di una prigione dell’Inquisizione dove, nel 1759, il detenuto Giuseppe Andrea Lombardini lasciò una miriade di simboli e graffiti di ispirazione alchemica e massonica, ammirati da migliaia di turisti ogni anno. Una ricostruzione della stanza, fa sapere l’assessorato al turismo del Comune di Narni, sarà esposta a Venezia in occasione di “Venice Secrets: Crime and Justice”, la straordinaria mostra sul crimine, la giustizia e la pena di morte nella Repubblica di Venezia che sarà inaugurata domani a Palazzo Zaguri e resterà aperta per un anno. La cella dell’inquisizione narnese, con due pareti ricostruite a grandezza naturale e completate con pannelli didascalici e descrizioni, occuperà una delle 36 sale dell’esposizione.
“Di sicuro – dichiara l’assessore al turismo Lorenzo Lucarelli – una stupenda vetrina che premia l’impegno e la costanza dei volontari dell’associazione culturale Subterranea che da quasi 25 anni gestiscono, curano e valorizzano le preziose testimonianze presenti nel sottosuolo narnese. La prestigiosa mostra – prosegue l’assessore – rinnova lo stretto e secolare legame di Narni con Venezia, iniziato con Erasmo Gattamelata, morto nel 1443. Il celebre condottiero narnese al servizio della Serenissima fu insignito dal Doge delle più alte onorificenze per la sua fedeltà e il suo operato e proprio lui – conclude Lucarelli – rappresenta un ideale ambasciatore nel tempo della nostra città”.