La Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato un ex assessore del Comune di Terni e 4 dirigenti dello stesso Ente a rifondere un danno erariale che è stato quantificato in circa 100 mila euro. Precisamente 104.521, 02 euro. In due dovranno restituire poco più di 35 mila euro, gli altri il resto.
La vicenda fa riferimento al comportamento ritenuto scorretto di una società dilettantistica che operava nella ex circoscrizione Nord.
I magistrati contabili scrivono:
“I fatti esposti mostrano, secondo la Procura attrice, che la ASD in questione , nelle annualità 2010-2014, ha svolto funzioni espressamente demandate alla Circoscrizione Nord del Comune di Terni, incassando indebitamente, in luogo della stessa, somme di denaro per l’affitto dei campi da calcio in concessione. I rapporti tra la ASD ed il Comune di Terni, infatti, sono stati regolati da una serie di convenzioni succedutesi nel tempo, rispettivamente stipulate alle date del 7 marzo 2000, 22 ottobre 2003, 9 giugno 2011 e, da ultimo, 9 settembre 2014, in seguito alla soppressione delle circoscrizioni, avvenuta il 9 giugno 2014. La predetta ASD, in ossequio alle convenzioni vigenti antecedentemente al 9 settembre 2014, non avrebbe dovuto riscuotere alcuna somma, ma doveva limitarsi ad invitare i locatari a rivolgersi alla Circoscrizione per il relativo pagamento.
La Procura erariale pone i fatti rappresentati a fondamento della pretesa risarcitoria del danno erariale così prodotto, ritenendo comprovata l’assoluta inerzia dei pubblici funzionari comunali, i quali hanno omesso qualsivoglia forma di controllo e di vigilanza sulla corretta gestione degli impianti sportivi, nonostante specifiche previsioni contemplate nelle convenzioni stipulate tra le parti. Gli illeciti erariali sarebbero pertanto ascrivibili a titolo di colpa gravissima o grave in ragione dell’omissione reiterata, costante e pluriennale, sino al 2014, di ogni controllo sull’adempimento agli obblighi contrattuali assunti.
La decisione assunta si basa su una relazione del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza.
Con relazione del 17 aprile 2020, infatti, il Nucleo P.E.F. ha rimesso le proprie conclusioni investigative da cui è emerso che la ASD aveva introitato per l’utilizzo dei campi sportivi da parte di terzi la somma di € 183.433,00, mai recuperata da parte del Comune o refusa dalla stessa ASD.
Più in dettaglio, detti proventi derivavano:
– per € 139.200,00 da contributi versati dalla ASD, comprovati da movimentazioni bancarie;
– per € 41.073,00 da noleggio di campi a terzi, comprovati da ricevute generiche e da files riepilogativi estratti dalla memoria rigida del computer in uso presso la Polisportiva;
– per € 3.160,00 da altre ricevute che indicano come natura del servizio reso “tassa gara” o “tassa torneo”.
La Corte dei Conti aveva quantificato inizialmente un danno erariale di 466.373,80, importo ottenuto sommando la differenza tra l’importo percepito e trattenuto dalla ASD e le utenze pagate dal Comune (€ 88.674,76), il mancato incameramento della polizza fideiussoria (€ 23.000) ed il mancato incameramento della penale, pari quest’ultima al doppio della tariffa oltre al pagamento della tariffa raddoppiata (€ 354.699,04).
Tuttavia “All’esito di tali ulteriori accertamenti, la Procura ha portato in detrazione, dalla complessiva somma del presunto danno, la somma di € 7.869,52, ritenuta attribuibile al dirigente pro tempore, non convenuto nel presente giudizio, e la somma di € 23.000 relativa al mancato incameramento della polizza fideiussoria” ed ha ulteriormente riqualificato il danno in ragione di un terzo, pertanto “Ritiene il Collegio che le perdite subite dal soggetto pubblico vadano quantificate in € 177.349,52.”
Infine, “Ritiene il collegio che ricorrano i presupposti per ridurre l’importo oggetto di condanna alla restituzione nella misura del quaranta per cento nei confronti di tutti i convenuti.”
Da qui la somma che l’ex assessore e i 4 funzionari dovranno restituire al Comune di Terni, poco più di 104 mila euro.
La sentenza è del 14 luglio ma è stata depositata in cancelleria il 14 ottobre.