Tre giorni dedicati a chi ama la storia, a chi vuole portare i bambini a divertirsi imparando, a chi vuole assaggiare i piatti dell’antica Roma o, semplicemente, staccare la spina e godersi la cornice del Parco Archeologico di Ocriculum. Torna dal 25 al 27 maggio “Ocriculum Ad 168” giunto alla sesta edizione ed ha come scopo quello di valorizzare l’eredità storica attraverso attività che utilizzano la rievocazione come strumento di divulgazione culturale, promozione del territorio e di accrescimento identitario locale.
Il periodo è quello del II sec. d.C., il tempo dell’imperatore Marco Aurelio, il tempo in cui Ocriculum era un prospero municipio ai confini di Roma. Immersi in questo scenario sarà facile imbattersi nella quotidianità di un cittadino romano o di un legionario che gioca coi dadi, nella furbizia di un mercante che cerca di vendere le sue mercanzie o nelle fatiche e il sudore di uno schiavo ai remi di un’imbarcazione al Porto agli ordini del suo arrogante padrone. Oltre alle scene di vita del municipio, ci saranno degli appuntamenti rievocativi: quali i ludi ginnici, i riti, le danze antiche accompagnate da musici e soprattutto la ricostruzione di un intero porto fluviale.
Dal venerdì alla domenica una serie di conferenze che toccano alcuni dei punti più importanti per la valorizzazione del Parco Archeologico di Ocriculum: venerdì 25 maggio (ore 16.00): “Agenda Ocriculum: Il patrimonio turistico-culturale come opportunità di sviluppo inclusivo”, presentazione dei risultati del tavolo tecnico sugli interventi di accessibilità del Parco Archeologico di Ocriculum sabato 26 maggio (ore 11.00) – “Il Parco Archelogico di Ocriculum come attrattore turistico” Presentazione delle attività del “Progetto ALFA: Archeo Land For All”.
Non solo storia, non solo rievocazione ma enogastronomia che – se da un lato ricostruisce quattro ambienti storici come una popina, la tavola fredda romana. il thermopolium, la tavola calda e due mense, quella agricola e quella dei cacciatori con tanto di assaggio di quaglie allo spiedo – vedrà dall’altro proporre i cibi della tradizione umbra presso la “Locanda dell’antica Basilica” posto su un terrazzamento affacciato verso la splendida valle del Tevere.