Finalmente si sta per concludere il periodo nero della Fontana di Piazza Tacito: per il simbolo della città, infatti, il prossimo mese si avvierà la fase conclusiva dei lavori che dovrebbero restituirlo ai ternani entro l’estate 2020. Tutto l’iter, i progetti e i protagonisti della rinascita della Fontana sono stati illustrati, ad un’ampia platea, nel salone al pian terreno della Fondazione Carit.
“Un monumento simbolo del dinamismo della nostra città – ha detto il sindaco Leonardo Latini – che negli ultimi anni, purtroppo, era diventato invece un simbolo di decadenza. Oggi con l’avvio dell’importantissima fase conclusiva dei lavori, diventa infine il simbolo di come la nostra Amministrazione intende affrontare e risolvere positivamente i problemi di Terni, coinvolgendo la città e attraverso il sostegno delle sue parti più vive, dei soggetti più sensibili”.
“Con un lavoro incessante in questi ultimi mesi, siamo riusciti a chiudere una situazione tutt’altro che semplice, che avevamo ereditato in una fase molto complicata – ha detto l’assessore Enrico Melasecche – ma che grazie all’impegno personale e a quello dei tecnici comunali abbiamo portato a buon fine. A breve inizieranno lavori per un importo totale che si avvicina ai due milioni di euro e che contiamo di completare entro l’estate del 2020. L’ultima fase del progetto di restauro che inizia ora – ha aggiunto l’assessore – comporterà prima il distacco dei vecchi mosaici del 1961 e il loro risanamento, poi il completo rifacimento dei mosaici stessi, sulla base dei disegni di Cagli, dove sono raffigurati i segni dello zodiaco. Oltre alla musealizzazione del vecchio mosaico e alla realizzazione del nuovo su una superficie molto ampia, di circa 2mila metri quadrati, saranno anche restaurate la seduta intorno alla fontana e il marciapiede. Tutto questo grazie al contributo della Fondazione Carit e all’impegno del nostro assessorato e dei nostri tecnici. Grazie poi agli altri sponsor ASM, PAC 2000A, Tapojarvi, SII, Marcangeli, Casse di Rispaarmio, sarà possibile completare il restauro dell’impianto idraulico, dell’impianto elettrico, dell’illuminazione, delle colonne di adduzione idrica, realizzare le nuove tubazioni in acciaio inox, il nuovo impianto di trattamento dell’acqua e infine anche un interessante e innovativo museo underground sotto la fontana che sarà visitabile ai ternani e ai turisti e che mostrerà i macchinari che muovono le acque e la storia della fontana stessa”.
Fondamentale il contributo di circa 830mila euro della Fondazione Carit per l’intervento sulla fontana di piazza Tacito.
“Fin dal 2013 – ha affermato il presidente della Fondazione Luigi Carlini – abbiamo scelto di percorrere questa strada, ritenendo di sostenere un progetto importante e significativo per la città, con un impegno serio e concreto, con una nuova formula di partenariato. Le difficoltà in corso d’opera sono state superate anche grazie alle indicazioni della Soprintendenza e oggi, finalmente, possiamo dire di vedere la luce per poter riconsegnare a breve alla città uno dei suoi simboli più importanti”.
“Quello della fontana di Terni – ha sottolineato la Direttrice della Soprintendenza dell’Umbria, Marica Mercalli – è un restauro complesso che ha comportato un progetto dal punto di vista archittetonico e decorativo. Con il Comune di Terni abbiamo condiviso una linea che è quella della rivalutazione della modernità di Terni, come suo segno distintivo”.
“L’intervento che sarà eseguito nella fontana dello Zodiaco, con il distacco dei vecchi mosaici e la posa in opera dei nuovi – hanno spiegato Carla Tomasi e Paolo Pastorello per il Raggruppamento d’Imprese “Zodiaco” – sarà illustrato alla città con diversi strumenti: pannelli, visite guidate al cantiere almeno una volta al mese, un concorso aperto alle scuole, con l’obiettivo di far riavvicinare i ternani a una parte importante della loro storia che la fontana rappresenta in maniera unica”.