Al termine dell’indagine denominata “Motor Pay” durata oltre un anno, la Polizia di Stato ha denunciato 38 persone tra uomini e donne, di cui alcuni già conosciute alle forze dell’ordine.
L’attività investigativa ha preso le mosse in seguito alla denuncia di un imprenditore dell’orvietano, impegnato nel settore motoristico. L’uomo aveva ricevuto l’incarico, da parte di un cliente, di sostituire il motore del suo autoveicolo.
Il propulsore viene trovato su un sito internet, la ditta sembra essere affidabile, con tanto di centralino con musica di attesa telefonica e cortese segretaria che risponde a ogni richiesta del cliente, tutti elementi che, in qualche modo, trasmettono ulteriore certezza della serietà del venditore. Contattato l’inserzionista, inizia una trattativa che si conclude con il pagamento di euro 1400 per l’acquisto del motore tramite bonifico su un iban, risultato poi associato ad una carta Postepay Evolution e la consegna del ricambio entro 3 giorni. Successivamente al pagamento, però, il venditore si è reso irreperibile ed il motore non è mai stato consegnato.
L’imprenditore, realizzato quindi di essere stato truffato, si è recato dalla Polizia Stradale di Orvieto per sporgere denuncia.
Le indagini per tentare di identificare il responsabile del reato da subito sono apparse molto complesse poiché sia i numeri telefonici, che il sito internet, non erano riconducibili a persone realmente esistenti così come non esisteva il luogo di ubicazione della presunta azienda venditrice.
Unico punto di partenza per i poliziotti della stradale di Orvieto è la carta Postepay su cui è stato eseguito il pagamento del motore, dove sono risultate legate oltre 100 carte Postepay sulle quali avvenivano numerosi movimenti di denaro provenienti da altre truffe online. Una di queste carte in un solo mese aveva avuto movimenti per oltre 50.000 euro.
Nonostante le difficoltà e una lunga attività di indagine gli agenti sono riusciti a scoprire e a smantellare una rete ben organizzata che movimentava, attraverso truffe, centinaia di migliaia di euro. Sono così state denunciate 38 persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, dei reati di riciclaggio, truffa aggravata, falsa denuncia all’autorità.