In attesa delle decisioni del consiglio comunale di Terni, che ne discute proprio oggi, il consiglio provinciale ha votato la messa in liquidazione di ATC SpA e l’uscita dall’Interporto di Orte, divenuto “un inutile doppione rispetto alla piastra logistica che sta sorgendo a Maratta” (per usare le parole utilizzate dall’assessore al bilancio , Piacenti D’Ubaldi in sede di presentazione del consuntivo 2015).
Pareri contrastanti sull’uscita dall’interporto. Secondo il presidente della provincia di Terni, Leopoldo Di Girolamo:”“la società non evidenzia i caratteri previsti dalle nuove normative su realtà che sono in passivo e senza dipendenti”.
Secondo Sergio Bruschini (Forza Italia): “l’area dell’Alto Lazio è un importante bacino economico di riferimento per il Narnese-Ternano e rinunciare ad un asset come l’Interporto significa mettere la questione su un piano politico. La bassa Umbria – ha aggiunto – guarda naturalmente alle aree del reatino e del viterbese e non a quelle delle Marche e della Toscana”.