L’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia a Colli sul Velino e’ stato celebrato davanti al monumento alla Resistenza, prospiciente il civico cimitero.
Dopo alcune testimonianze dell’epoca lette dalla presidente della Pro Loco Martina Di Marco e l’intervento del sindaco Achille Nobili, il maestro Franco Bellardi ha illustrato il significato del monumento alla Resistenza da lui realizzato nel 2011.
“Questo monumento è un simbolo che deve aggregare un po’ tutta la popolazione. Io l’ho pensato in questo modo: una resistenza che inizia con l’uomo, quindi dalla preistoria fino ai giorni nostri. A terra ci sono delle pietre verticali più due verticali con sopra appoggiata una terza. Queste pietre megalitiche, preistoriche, sono dette menhir, l’altro è chiamato dolmen. Questo è l’inizio della preistoria, della nascita dell’uomo. Lo stesso motivo viene riportato in epoca moderna, con l’acciaio corten. La resistenza viene rappresentata simbolicamente da una vela, sempre realizzata in acciaio. La vela resiste al vento e ci sono due figure umane stilizzate”.
La cerimonia del 25 aprile, dopo l’intervento del rappresentante provinciale dell’Anpi Gino Martellucci, si è conclusa con l’inno di Mameli ‘Fratelli d’Italia’ cantato da Valentina Cavalieri.