Anche la Comunità Incontro di Molino Silla è in prima linea nella lotta alla ludopatia, una vera e propria patologia – purtroppo sempre più in crescita – che con la dipendenza da sostanze condivide comportamenti compulsivi spesso causa di conseguenze estremamente invalidanti.
In questi giorni la struttura madre di Amelia è impegnata a dare il proprio contributo – in termini di partecipazione e di expertise – ad uno dei più importanti progetti di formazione contro il cosiddetto “disturbo da gioco d’azzardo” promosso dalla Fondazione Ania– Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. In questo momento il progetto, denominato “Dostoevskij”, è nella fase esplorativa delle problematiche legate al gioco d’azzardo con focus group e questionari che vedono coinvolti anche i ragazzi della Comunità Incontro.
La ludopatia – stando ai dati diffusi dal Ministero dell’Interno – è una patologia in espansione, anche a causa della contingente situazione economica e all’incidenza della disoccupazione che possono indurre le persone, in preda alla disperazione, a tentare la fortuna nel gioco fino a diventarne dipendenti.
Nell’ambito del progetto tutti gli ospiti della Comunità, con la supervisione dell’equipe multidisciplinare, sono stati sottoposti a colloquio psicologico e alla somministrazione di una batteria di test, finalizzata a valutare alcuni processi cognitivi e di regolazione emotiva del paziente affetto da disturbo da Gioco d’Azzardo.
La Comunità Incontrodi Amelia, si legge in una nota, è particolarmente onorata di essere parte attiva del progetto e di offrire anche al mondo accademico il proprio contributo in termini di esperienza e testimonianza, con l’auspicio che possa rappresentare un tassello significativo per individuare nuovi e più efficaci protocolli finalizzati alla lotta e alla cura delle dipendenze da gioco d’azzardo.