La sua vicenda è finita su tutti i siti e su tutti i giornali, anche non sportivi. Lei, Alice Pignagnoli, 33 anni di Reggio Emilia è portiere nella squadra di calcio femminile della Lucchese che milita in serie C. Due mesi fa ha scoperto di essere incinta e lo ha comunicato alla società. La reazione non è stata di certo quella che si aspettava. La società, infatti, prima le ha chiesto di restituire il materiale sportivo, poi di liberare il posto letto, di fatto l’ha esclusa dalla squadra. “Se venisse fatto con un’impiegata – ha dichiarato a Repubblica – le venisse tolto il computer, poi la scrivania, poi la possibilità di entrare in ufficio ci sarebbero cause da milioni di euro, quando lo fa uno squadra di calcio è un tema nuovo perché di mamme che giocano ce ne sono poche. Ma penso che il rispetto della dignità umana non si deve dimenticare”. Il contratto con la Lucchese scadrà il 30 giugno 2023. La società toscana dovrà pagarla fino al 31 gennaio poi sarà retribuita con il fondo maternità della FIGC fino al 30 giugno. Dal 1 luglio cercherà un’altra e, quasi certamente l’ha già trovata. Infatti la Ternana le ha proposto un ingaggio, Ternana che attualmente milita in serie B ma chissà, potrebbe anche essere promossa in serie A a fine stagione. Alice è già mamma di una bambina di 3 anni.
Alice Pignagnoli ha risposto così alla Ternana.
“Ho passato giorni davvero difficili e complicati per quelalo che mi è successo anche perché, nonostante quello che viene detto e scritto da una parte, si tratta di una faccenda davvero brutta che, in parte, mi ha rovinato la cosa più bella del mondo, ovvero diventare mamma. Ma venire a sapere che c’è stata una società e una persona che ha mosso mari e monti per ingaggiarmi e farmi sentire parte della famiglia Ternana, mi ha commosso e stravolto dal punto di vista delle emozioni. La proposta del presidente Bandecchi nei miei confronti, quello che mi hanno detto lui e Paolo Tagliavento, mi ha colpito ed emozionato. E’ stato un gesto eccezionale, meraviglioso, un raggio di sole in un momento davvero buio e incomprensibile. Non ho parole per quello che hanno fatto, che mi hanno detto e proposto , adesso i tempi sono stretti, sono vincolata da un contratto e devo pensare alla mia famiglia, ma ci siamo ripromessi di parlarne a giugno e vedremo quello che accadrà, ma grazie ancora al presidente Bandecchi, sono felice che ci siano persone belle e soprattutto normali. Si normali perché quello che mi è accaduto non ha nulla a che vedere con il buon senso. E per quello che ha tentato di fare una grande società come la Ternana non ci sono parole“.