le foto di Stefano Principi sono state tratte dal sito www.ternanacalcio.com
Ha sofferto, ha fatto sì che ogni suo componente facesse il proprio dovere per portare a casa una vittoria che mancava dal lontano 6 settembre e di cui se ne sentiva fortemente la mancanza.
È stata una partita ricca di gol, meno male che la Ternana ne abbia realizzato uno in più del Novara, ma anche piena di errori, di atteggiamenti e comportamenti che hanno condizionato lo sviluppo del match.
L ‘errore più grave, però, lo ha commesso la Ternana che è stata capace, e per ben due volte con il doppio vantaggio, di far rientrare in partita il Novara.
Gestione, quindi, della partita per niente efficace, ma forse nel primo doppio vantaggio ci ha messo lo zampino anche la paura di non riuscir a portare a casa il risultato e, quindi, un condizionamento psicologico che ha portato la Ternana ad abbassarsi, a difendere nel momento in cui ( 3-1 ) il Novara sembrava essere alle corde. Era quello il momento di chiuderla, di infliggere alla compagine di Boscaglia il colpo del KO.
Nel secondo doppio vantaggio, invece, è stato un vistoso calo atletico a condizionare la condotta di gara: l’uscita di Di Noia, scelta azzeccata quella di Carbone di farlo giocare a centrocampo dall’inizio, ha messo in crisi il centrocampo perchè anche Petriccione cominciava ad accusare la stanchezza e quindi è diventato difficile controllare la catena di destra, dove Dickmann, Faragò, Kupisz, visto lo scarso dinamismo di Bacinovic, che deve migliorare la propria corsa ed il proprio dinamismo, hanno messo in difficoltà i rossoverdi.
E meno male che la Ternana nel secondo tempo ha ritrovato Alberto Masi, protagonista di un’ottima perestazione e che ha guidato con autorevolezza il reparto difensivo.
È strano davvero il calcio: quello che è capitato al Liberati alla Ternana è sorprendente. Per tanti turni ha faticato ad andare in gol e perfino al tiro, ma di contro riusciva a difendersi con efficacia senza troppe sbavature. Ieri, invece, si è verificato l’opposto: gol a grappoli e numerosi errori in fase difensiva che hanno messo a dura prova la difesa e l’integrità della porta rossoverde.
Forse c’e anche un problema di equilibrio che va analizzato e sanato.
Per carità, vittoria anche meritata ma non si può correre il pericolo di farsi raggiungere per delle leggerezze che è bene dirlo per onestà intellettuale ci sono stati anche nel Novara. Le incertezze di Pacini hanno condizionato e non poco il match, ma sarebbe riduttivo racchiudere il successo dei rossoverdi solo nei demeriti degli avversari.
La Ternana soprattutto nel primo tempo è stata bene in campo, ha recuperato lo svantaggio iniziale ed addirittura è andata in doppio vantaggio difendendo strenuamente il gol di scarto.
E se tutta la squadra merita elogi per il cuore con cui ha lottato una citazione la meritano sia Avenatti che Di Noia, una doppietta ciascuno ed un impatto sul match davvero importante.
L’ex pugliese, non aveva mai segnato in serie B, è quel che ci vuole per il centrocampo rossoverde che con lui appare meno compassato, più aggressivo e più forte anche in interdizione. L’uruguagio, invece, sembra essere il lontano parente, e meno male, dello svagato e depresso Avenatti di qualche settimane fa. Ha lottato, ha realizzato due gol, è giunto a quota sei ed ha migliorato il suo bottino rispetto alla scorsa stagione, ed è quello che ci vuole per rendere più efficace e concreto l’attacco rossoverde.
Guai, però ad abbassare la guardia perchè di problemi da risolvere in casa rossoverde ce ne sono abbastanza. Carbone e il gruppo, però, possono giovarsi nel morale dei tre preziosissimi punti guadagnati contro il Novara.