Il Comune di Terni sarebbe debitore di una ingente somma di denaro nei confronti della USL.
A far emergere la vicenda è il Movimento 5 Stelle secondo il quale “in data 24 Ottobre 2017 è arrivata una missiva rintracciabile sul protocollo di Palazzo Spada da parte della USLUmbria2, firmata dal responsabile del servizio economico finanziario Dottoressa Anna Rita Ianni ed inviata per conoscenza al direttore del distretto Dottor. Stefano Federici ed al Vicesindaco Francesca Malafoglia,
in cui si afferma che:” non risulta effettuato alcun versamento da parte del Vs. Ente, a questa ASL”, quindi dopo una verifica contabile (a nostro parere molto tardiva),arriva perentoria per il Comune di Terni la richiesta: “si sollecita con ogni urgenza il pagamento delle somme contabilizzate”, riferita alla “copertura delle quote della gestione dell’attività sociale delegata ed a integrazione socio-sanitaria per le annualità 2015/2016/2017. Dovendo ( l’uslUmbria2) procedere al pagamento di fatture scadute o in scadenza”. Una situazione gravissima che mette a rischio “la continuità dei servizi erogati”.
Soldi dovuti a che titolo? per l’assegnazione della ”
procedura ristretta per l’affidamento dei servizi di assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare dell’area dell’integrazione socio sanitaria della A.S.L. 4 di Terni LOTTO UNICO – CIG 4233637BC3
”.
Nella delibera del Direttore Generale della Asl n159. del 15 marzo 2013 si evince che l’affidamento comporta una spesa annua di € 991.705,00 che gravano sul bilancio sociale, che fa riferimento agli esercizi di spesa del Comune di Terni.
”
Essendo la richiesta dell’USL2 relativa a tre annualità (2015/2016/2017) – scrive ancora il M5S –
si tratta potenzialmente di cifre allarmanti, su cui è il caso che le amministrazioni dei due enti coinvolti facciano chiarezza immediatamente,
senza ulteriore indugio, è fondamentale sapere a quanto ammonta il debito in questione e come sia stato inserito nei vari bilanci di palazzo Spada.
Sottolineiamo che anche in questo caso il M5S, nella primavera del 2017, aveva presentato via PEC una formale richiesta di accesso agli atti al Comune di Terni, proprio per sapere se l’amministrazione Di Girolamo aveva provveduto a liquidare tali importi, in questo caso la dirigente d’area (dottoressa Virili) aveva preferito rispondere con una non risposta, trincerandosi dietro una presunta mancanza di chiarezza nella nostra missiva, se pur si chiedesse fra le altre cose esplicitamente e molto chiaramente conto di questi importi.”