Il direttore generale della Usl Umbria 2 Roberto Noto ha avviato, su istanza della Presidente della giunta regionale Stefania Proietti, la procedura presso la direzione regionale salute per la riattivazione in deroga del punto nascita del presidio ospedaliero “San Matteo degli Infermi” di Spoleto.
Tra le argomentazioni riportate nella richiesta c’è il fatto che la struttura di Spoleto, inserita nella rete ospedaliera regionale Dea di I livello, è punto di riferimento territoriale non solo per il distretto spoletino ma anche per il distretto della Valnerina che, come si ricorda, è uno dei territori più ampi come estensione, tra i più disagiati e spopolati inseriti anche nel cratere sismico del 2016.
Inoltre nell’area della Valnerina insistono comuni che presentano percorrenze chilometriche di oltre 60 minuti (è il tempo massimo di percorrenza ritenuto sicuro per una donna per raggiungere il punto nascita più vicino) dall’ospedale di Foligno, il quale, attualmente, rappresenta il punto nascita più vicino a tali zone.
La riapertura del punto nascita di Spoleto permetterebbe di diminuire i tempi di percorrenza facendoli rientrare abbondantemente al di sotto dei 60 minuti, essendo il presidio di Spoleto il più vicino a tali territori.