Ripartono gli allenamenti di squadra per la serie A pur in mezzo a mille problemi, a mille pericoli di blocco, e di responsabilità non di poco conto per i medici sportivi ma non si conosce ancora se, poi, successivamente si inizierà a giocare.
Futuro incerto quindi, per la serie A figuriamoci per la B e per la C!
Non resta che attendere quelli che saranno gli esiti del prossimo Consiglio Federale dove non si possono procrastinare oltre determinate decisioni. Insomma, il presidente Gravina e il suo Consiglio dovranno far capire che cosa intendano fare della serie cadetta e della serie C anche se il numero uno federale ha fatto capire a più riprese che è per una disputa dei play-off per evitare che l’estate sia contraddistinta ancora una volta dalle lotte nei tribunali sportivi e amministrativi.
E quello della quarta promozione in serie B è l’oggetto dell’ennesimo post su Instagram del presidente Bandecchi che critica aspramente la soluzione ai meriti sportivi e caldeggia invece, rispettivamente, dapprima la disputa dei play-off ad agosto ed in subordine il sorteggio.
E finalmente Bandecchi tira fuori l’argomento Coppa Italia esternando un pensiero che abbiamo esposto più volte in queste nostre pagine. E’ impensabile che nella valutazione dei meriti sportivi non debba essere presa in considerazione la vincitrice della Coppa Italia ( non è detto che possa essere la Ternana, ndr ), manifestazione che è durata mesi con grossi esborsi sul piano economico e con condizionamenti vari per i turni infrasettimanali che hanno potuto influire sul rendimento delle squadre. Ad esempio, prendiamo la Ternana che l’11 febbraio ha giocato a Reggio Calabria, il giovedì in Coppa a Catania e la domenica ha affrontato in casa il Bari in una partita delicatissima e lo ha fatto non certo nelle migliori condizioni fisiche in considerazione delle tre partite in sette giorni a cui ci si accoppia anche la fatica accumulata per i viaggi.
Insomma, la vittoria della Coppa Italia non solo non è considerata tra i meriti sportivi, ma addirittura si corre il pericolo che venga annullata del tutto. Sarebbe opportuno farlo se la pandemia non desse respiro, se non accennasse a diminuire il suo effetto ma, visto che di tempo a disposizione ce n’è per valutare la situazione ” Coronavirus ” perché non metterla in programma nel mese di agosto. Magari prima dell’eventuale disputa dei play-off che ricordiamo riservano un posto di favore a chi la conquista. Tutto, ciò, però, non è passato minimamente per la testa né a Ghirelli né ai presidenti della lega Pro che, salvo rare eccezioni, hanno fretta di chiudere la stagione. I motivi si intuiscono perfettamente!