E’ un appello quello che hanno lanciato gli studenti che frequentano l’Università a Narni ai proprietari degli appartamenti dove abitano: veniteci in contro il più possibile con gli affitti. Sono quasi tutti a carico della propria famiglia e “in questo momento di carenza del lavoro, arrivare a fine mese è più che mai difficile.”
Chiedono una riduzione dei canoni e, soprattutto , di far slittare i pagamenti, ove possibile.
ECCO LA LETTERA CHE GLI STUDENTI HANNO INDIRIZZATO ALLA CITTADINANZA
Scriviamo questa breve lettera, come rappresentanti degli studenti universitari narnesi, per invitarvi ad essere solidali. In questo periodo di piena emergenza “coronavirus”, infatti, sono tanti i giovani iscritti al corso di Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza che sono stati letteralmente travolti da questa situazione inaspettata ed imprevedibile.
Dei tanti fuorisede c’è chi è rimasto nella propria città, impossibilitato a fruire dell’appartamento affittato. Chi ancora, per senso civico, ha preferito rimanere in auto isolamento ed in quarantena qui nel centro storico lontano dai parenti e dagli affetti. In entrambi i casi spesso si tratta di ragazzi a carico della famiglia, in questo periodo di mancanza di lavoro arrivare a fine mese è più che mai difficile.
Il nostro è un appello. Vi chiediamo, facendoci portavoce della comunità studentesca, di venirci quanto più possibile incontro per quanto concerne gli affitti degli appartamenti. Di contattare i vostri locatari, per capire come stanno vivendo questa situazione: l’essere umani, anche se a distanza, è un messaggio potentissimo in questo clima di incertezza. Se possibile di abbassare le rate fintanto che la situazione non si sarà sbloccata ma, soprattutto, di slittare ove possibile i pagamenti.
Ci siamo già mossi per sensibilizzare la politica locale su questo tema, siamo in attesa di aggiornamenti da parte della Regione e del Governo in merito. Ripartire dal basso, condividendo questo post tra voi e rilanciandolo su Whatsapp, è la cosa più rapida ed efficace si possa fare per aiutarci: dimostriamo al mondo che non sempre gli aiuti arrivano dall’esterno, ma che è l’Italia stessa a tendere la mano a chi ne ha bisogno.
Andrà tutto bene.