Un procedimento di licenziamento collettivo per accompagnare alla pensione circa 15 dipendenti che potrebbero avere i requisiti necessari. Lo ha annunciato alle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb l’amministratore delegato dell’Ast Massimiliano Burelli.
“Come organizzazione sindacali – scrivono le sei sigle in una nota – ribadiamo che un’azienda che guarda al futuro si dovrebbe preoccupare di investire in altro e non in fuoriuscite di personale”.
I sindacalisti spiegano che “non ci sono pregiudizi nel condividere tale percorso” a condizione che l’azienda si impegni a garantire anzitutto “la volontarietà all’uscita dei lavoratori interessati” e a definire, se previsto, “un incentivo equo per tutti i lavoratori che intenderanno aderire volontariamente al procedimento di accompagnamento alla pensione”.
All’azienda è stato chiesto di impegnarsi da subito “alla stabilizzazione di una parte dei contratti interinali in essere, almeno in ugual numero delle uscite, al fine di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Questi sono punti dirimenti al fine di poter sottoscrivere un accordo che coglie tali obiettivi. Al contrario se ciò non dovesse verificarsi ci troveremmo di fronte ad una mera e pura riduzione di personale e di costi aziendali sulla quale abbiamo già dichiarato una nostra indisponibilità”.