Le foto di migranti impegnati in un progetto dell’Istituto Superiore di Sanità, scatti realizzati dal fotografo ternano,Francesco Francia, sono stati pubblicati sull’edizione on line de L’Espresso dell’8 agosto. Non so se faranno parte dell’edizione cartacea in edicola domenica.
Non è la prima volta che il fotografo ternano diventa protagonista di “prime pagine”. E’ già accaduto per “Playboy” e per la rivista di dermocosmesi, “La pelle.”
E’ significativo che questa volta Francia conquisti una prima pagina – seppur on line – con foto che non hanno a niente a che vedere con quelle glamour, con le quali ha raggiunto una fama nazionale.
Le foto questa volta, in tutto sono 17 scatti, ritraggono migranti, uomini di colore, volti anonimi dietro ai quali si nascondono storie difficili, dolorose, migranti, che , come detto , hanno aderito a un progetto dell’Istituto Superiore di Sanità.
In totale erano 50 , sono stati formati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e sono diventati a loro volta “docenti” di altri 2 mila ospiti dei Centri di accoglienza su temi relativi alla salute e alla prevenzione. Un bell’esempio di peer education quello emerso dall’iniziativa “Scienza senza frontiere” che, inaugurata il 21 dicembre 2017, si è conclusa lo scorso 28 giugno.
Il progetto si è sviluppato tramite un ciclo di seminari tenuti da ricercatori Iss e incentrati su tematiche come igiene e sicurezza alimentare, salubrità dell’acqua, danni da alcol e droga, vaccini, Hiv e infezioni sessualmente trasmesse, diritti sanitari degli stranieri. Un seminario è stato anche dedicato ai temi della comunicazione scientifica e in particolare al significato e alle modalità di realizzazione di un poster scientifico.Questi incontri hanno avuto lo scopo di favorire un dialogo con i giovani migranti finalizzato all’acquisizione di elementi conoscitivi utili per la tutela della propria salute e di quella dell’intera collettività. Inoltre, con l’aiuto degli insegnanti di italiano dei Centri di accoglienza, e grazie ad alcuni glossari preparati dai ricercatori Iss sui temi affrontati, i seminari sono diventati oggetto di esercitazione linguistica e, contemporaneamente, di empowerment sui temi della salute. Infine, con i giovani migranti è stato realizzato un laboratorio didattico con la produzione autonoma di “poster scientifici” sugli argomenti trattati, in modo da poter organizzare creativamente le conoscenze acquisite e trasmetterle agli ospiti della propria e di altre comunità.