Un Carnevale che unisce varie realtà per riproporre le maschere umbre della Commedia dell’Arte: Rosalinda, Nasotorto, Nasoacciaccato e Chicchirichella. Ma è anche un Carnevale che unirà divertimento e solidarietà. Avigliano Umbro sarà protagonista, grazie al Laboratorio del Paesaggio, di un’originale kermesse, dal 17 febbraio al 5 marzo, insieme all’Ente Rinascimento di Acquasparta, al Centro Danza l’Arabesque dell’Aquila, agli arcieri dell’Arcus Tuder di Todi e alla Compagnia dell’Ariete di Sangemini.
Oliviero Piacenti e Paola Contili sono i creatori delle quattro maschere ed hanno esteso la loro genealogia a grande parte del territorio umbro affinché a macchia d’olio fossero legate a tutta la regione per rappresentarla, in Italia e nel mondo, quali testimonial del buon cibo, del paesaggio, dei modi di dire e del dialetto. Paola Contili, che è anche direttore artistico del Carnevale, durante la presentazione in Provincia si è soffermata sulla famiglia Vici residente ad Avigliano Umbro agli inizi del Seicento, in particolare su alcune figure centrali per lo sviluppo tematico della rievocazione storica a cui è ispirata la manifestazione “Seicento Vicis” e la relazione con i personaggi della Commedia dell’Arte, nata in Italia in quel periodo storico, a cui le Maschere Umbre fanno riferimento.
“Il Trionfo del Carnevale “Seicento Vicis il Secolo del Risveglio”, ha spiegato Contili, è proprio il titolo dell’evento che vede la famiglia Vici e le Maschere Umbre legate insieme da un importante avvenimento: i festeggiamenti per la nascita di una bambina molto desiderata nata nel cuore dell’inverno vicino al periodo carnascialesco, della quale quest’anno ricorrono i 370 anni”.
La rievocazione storica dell’evento si svolgerà domenica 24 febbraio dalle ore 14.30 all’interno di Palazzo Vici, nel centro storico di Avigliano Umbro, dove verranno rappresentate scene di vita della famiglia Vici con la piccola Felice Paola, nipote del cavalier Settimio Vici dell’ordine dei Cavalieri di Malta, nata nel gennaio 1649, a seguire i festeggiamenti in onore della nascita con Corteo storico e rievocazione in piazza del Gran Ballo Barocco, lo spettacolo delle Maschere della Commedia dell’Arte e poi musici e cantori ed assaggi gastronomici per allietare il pubblico.
“Una manifestazione – ha dichiarato Contili – in grado di coniugare il presente e la storia, le Maschere Umbre e la riscoperta del Carnevale legato alla Commedia dell’Arte e al Seicento Aviglianese, che per mezzo della famiglia Vici ebbe la sua epoca di risveglio culturale economico ed artistico”.
Il Laboratorio del Paesaggio, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, ha anche indetto per il secondo anno il Premio Oliviero Piacenti alla Creatività, un concorso che intende stimolare lo spunto e l’abilità creatività dei giovani, dall’esempio di Oliviero Piacenti, una vita dedicata alla creatività artistica. Il concorso si rivolge ai ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria del Comune di Avigliano Umbro proponendo due temi: la creazione di disegni e di un testo in forma di dialogo ispirato alle Maschere Umbre della Commedia dell’Arte per la Scuola Primaria, i disegni e la costruzione di un plastico per la realizzazione di Pippinaccio il diavoletto tentatore del Trionfo del Carnevale per la Scuola Secondaria. Tutte le elaborazioni verranno presentate in Biblioteca sabato 23 febbraio alle ore 16 e premiate la sera di martedì grasso, 5 marzo.
E c’è anche la Battaglia dei Rioni che quest’anno assume la forma di sfida tra i 4 Rioni aviglianesi – Sant’Egidio, Madonna delle Grazie, Castelluzzo, Pian dell’Ara – nei giochi popolari antichi per contendersi il Palio. La riscoperta di antichi giochi popolari sarà accompagnata dalla sfilata di gruppi mascherati e carri allegorici con tema storico realizzati dai rioni.
Il trionfo del Carnevale di Avigliano Umbro si concluderà il 5 marzo in piazza dove Pippinaccio verrà dato alle fiamme “tra grigliate di carne e dolci accompagnati dal soave nettare di Bacco”.