Una pittura irruenta che racconta la visione soggettiva dell’artista attraverso l’esperienza personale in diretta relazione con il contesto sociale. Opere dai toni accesi si fondono con violenti contrasti e ampie pennellate che descrivono una varietà di soggetti dinamicamente interagenti: architetture fantastiche, città immaginarie, aerei da guerra, soldati austriaci, navi vichinghe.
Il “pittore delle guerre” come viene definito Alessandro Vignali, mette su tela le sue battaglie psicologiche, interiori, introspettive, con un linguaggio espressionista vigoroso ed impattante. Una pittura, la sua, nata come necessità interiore.
“Nel lavoro di Alessandro Vignali – ha avuto modo di scrivere il critico d’arte Enrico Mascelloni – le scene di guerra sono preponderanti su qualsiasi altro soggetto, danno vita a varianti notevoli e colpiscono per la loro originalità. Ma l’estetica svela la guerra a sé stessa rendendola irrappresentabile, cioè trasformandola in una pura finzione”.
Alessandro Vignali, classe 1965, vive e lavora ad Alviano. Ha viaggiato molto, soprattutto nei Paesi nordici, che hanno notevolmente influenzato la sua arte e la sua visione del mondo.
Alcune delle opere più significative del percorso estetico di Alessandro Vignali sono esposte presso la corniceria di Fabrizio Ronca in via della Vittoria a Terni.