Non vi sono stati sin qui segnali da parte della Regione Umbria, sarà perché tutto, o quasi, è ruotato sulla definizione delle liste elettorali delle prossime elezioni. Ed ora della campagna elettorale. Ma di prese di posizioni decise ancora nulla. Certo, a livello locale le attese sono tutte positive ed iniziano ad essere spasmodiche. Dice il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti: “La partecipazione nella componente azionaria proprio della società “Leolandia” di Bergamo viene vista come una forte garanzia di serietà della cordata e quindi, da parte nostra, per quello che è nella legge, siamo disponibili”.
La stessa eco anche dalle parti del vicesindaco Marco Mercuri, che vede il progetto quale esempio di imprenditorialità fattiva del territorio, perché vi sono impegnate molte aziende locali sin dalla fase della costituzione: “Siamo in attesa di un cenno anche da Perugia, non dobbiamo, e non possiamo, sprecare un’occasione come questa”. La società Leolandia Umbria spera tra l’altro, di ottenere i benefici dell’Area di crisi complessa e con essa anche il contributo previsto per iniziative che si rivolgono al tempo libero ed allo svago, come un parco giochi, appunto.
Comunque la progettualità della società va avanti comunque al di là di questo ed ora si basa anche sulla disponibilità dell’area che si trova davanti al raccordo, vicino al distributore della Total sul lato destro verso Orte: lì la Leolandia Umbria ha la disponibilità di una decina di ettari che possono tranquillamente raddoppiare. Però il tempo passa: “Non vorremmo che si sprecasse un’altra occasione come quella di Mirabilandia” dicono i socialisti narnesi. Insomma con le orecchie dritte anche quelli di “Tutti per Narni” e pure Forza Italia condotta da Sergio Bruschini: “Il silenzio da parte della presidente della Regione ancora non si può considerare preoccupante anche se una iniziativa di quella fatta avrebbe dovuto avere risposte, nella legalità, ma di sicuro più veloci”.