Che il finanziamento per Leolandia Umbria venga destinato ad altre iniziative? Magari in altre parti d’Italia? Magari in regioni del Sud più allineate? A qualcuno è venuta proprio questa idea e l’assessore regionale Fabio Paparelli, ha preso carta, penna ed ha scritto al Vice presidente del Consiglio, e molte altre cose, Luigi Di Maio. Per avere una assicurazione. Non è che vi siano avvisaglie in tal senso, al punto che alla direzione di Leolandia Umbria non ha mostrato particolari affanni, ma colpire in maniera preventiva può essere molto utile. Però bisognerà sentire che cosa vorranno fare anche i Cinque Stelle dell’Umbria: al momento in quell’area Andrea Liberati, capogruppo alla regione, vorrebbe spostarvi nientemeno che l’Acciaieria di Terni, con buona pace del parco. I Cinque Stelle di Narni non hanno ancora manifestato alcuna iniziativa. Chissà! Di certo dopo la storia di “Mirabiladia Due”, il parco che sarebbe dovuto sorgere alla Spea di Narni Scalo, che aveva promesso mille posti di lavoro, chiunque interferisca con un parco giochi come Leolandia Umbria che di posti, ma è più piccolo al momento ma più sicuro, ne impegnerebbe 250, rischierebbe di scottare chiunque si mettesse di traverso. Troppa è la disoccupazione giovanile per non capirlo. Ma l’iniziativa di Paparelli è quindi, solo politica? Con l’intento di stanare i Cinque Stelle? Può darsi davvero! Per adesso non v’è particolare fermento ma è il periodo di Ferragosto. Quando rinfrescherà l’aria se ne saprà di più