“Leonardo da Vinci-Spy Story è il racconto per immagini di una ricerca ancora in corso ricca di rimandi storici, di ricostruzioni delle atmosfere del tempo, di dettagli misteriosi che gettano nuova luce sui primi passi del Genio Universale”. Così lo storico dell’arte Luca Tomio, sostenitore della presenza di Leonardo in terra ternana, presenta la conferenza-racconto dal titolo “Leonardo da Vinci spy story. Le origini del genio”, che terrà al castello di Alviano sabato 30 settembre.
Luca Tomìo ha svolto e presentato in sedi istituzionali e scientifiche le sue ricerche su Leonardo in Umbria sotto l’egida dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, del Dipartimento di Scienze della Terra de La Sapienza di Roma, degli Archivi di Stato di Terni e Rieti, della Società Cartografica Almagià.
Nel meraviglioso pacoscenico rinascimentale del Castello di Alviano Tomìo racconterà la sua avventura intrecciando la storia del giovane Leonardo con quella del rapporto tra papa Sisto IV e Lorenzo il Magnifico, raccontando del suo sodalizio artistico con Pietro Perugino e Piermatteo d’Amelia, di un ragazzo che vede Roma e l’Umbria prima di tutti gli altri artisti fiorentini e questo gli consente di diventare il caposcuola della Maniera Moderna.
“La scoperta del passaggio di Leonardo da Vinci nella bassa Umbria è un fatto accertato – ha dichiarato Tomio – che può essere un grande stimolo per lo sviluppo turistico e culturale del territorio”.
Il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, il sindaco di Alviano Giovanni Ciardo nei loro interventi durante la presentazione dell’iniziativa hanno sottolineato l’importanza di unire le forze, aumentare sinergie e collaborazioni per promuovere e sfruttare il fattore trainante che potrebbe avere la scoperta del disegno di Leonardo della Cascata delle Marmore e da altri documenti, atti e connotazioni storiche che individuerebbero la presenza di Leonardo nell’Umbria sud.
Lo stesso Tomio ha insistito sulla necessità di “costruire una cintura istituzionale che favorisca il radicamento concreto della realtà di Leonardo in terra ternana.
Il lavoro di squadra della Provincia, del Comune di Terni, dei Comuni del territorio e dell’archivio di stato – ha puntualizzato – deve favorire la valorizzazione di questa scoperta che va incrociata con la presenza dello stesso da Vinci nel reatino, legandola al francescanesimo così da creare un brand che unisca Leonardo e San Francesco d’Assisi fra Umbria sud e alto Lazio. Mi auguro che l’evento di Alviano possa far esplodere a livello comunicativo le scoperte fin qui maturate. Occorre però – ha concluso Tomio – fare in fretta perché si è già perso del tempo prezioso”. Ed anche perché nel 2019 ricorre il 500esimo anniversario della morte del Genio toscano. Un’opportunità da non perdere assolutamente.