Un articolo de “La Nazione” riapre il dibattito sul disegno di Leonardo Da Vinci “Paesaggio con fiume”. Cosa rappresenta? La Cascata delle Marmore come sostiene il prof. Luca Tomìo o la Valdinievole come sostengono due studiosi, Filippo Lorenzi e e Giovanni Malanima?
“Il 5 agosto si celebra oggi come allora a Montevettolini- spiegano Filippo Lorenzi e Giovanni Malanima- la festa della Madonna della Neve.Non a caso qui è presente una piccola chiesa (all’epoca di Leonardo era una margine) dedicata proprio alla Madonna della Neve, dove ancora oggi si svolge una cerimonia religiosa in suo onore. Tale festa -continuano gli autori- non era nel calendario universale della Chiesa, ma nel calendario locale, nel luogo dove veniva celebrato il culto della Madonna della Neve, appunto Montevettolini”.
Montevettolini è una frazione di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, nella Valdinievole.
Malanima e Lorenzi mettono in relazione la festa della Madonna della Neve, 5 agosto e la data impressa di pugno sul disegno da Leonardo Da Vinci, “addì 5 daghosto 1473″. Insomma loro sono convinti, o per lo meno ritengono molto probabile, che Leonardo sia stato in quella zona proprio in occasione di quella festa.
E anche loro hanno utilizzato, a sostegno delle loro tesi, un drone, per le riprese aeree. Dai risultati hanno dedotto – così è scritto su La Nazione – che ”
dopo alcuni tentativi, a nostro parere, abbiamo trovato il luogo ideale da dove Leonardo possa aver ‘ripreso’ la Valdinievole e cioè a 100 metri di altezza dal punto di decollo sul piazzale della facciata della piccola chiesa e a 30 metri circa di distanza dalla facciata stessa”.
«Lo scopo – aggiungono- è quello di scattare immagini, mettendole a confronto con il disegno ed il risultato conferma che il luogo sia proprio la Valdinievole ‘ripresa’ da Montevettolini”.
«Adesso – annunciano Lorenzi e Malanima – abbiamo in cantiere di scrivere un nuovo libro sulla questione con i risultati di questa nuova ricerca”.
Sperano di far definitivamente luce sul luogo disegnato da Leonardo. Ma la strada è ancora lunga e a Terni nessuno ha intenzione di arrendersi così facilmente. Tutt’altro.