“Uomini e donne di religioni diverse ci siamo posti in ascolto della voce dei poveri, dei bambini, delle giovani generazioni, delle donne e di tanti fratelli e sorelle che soffrono per la guerra; con loro diciamo con forza: No alla guerra!”. “Tutti con la guerra sono perdenti anche i vincitori, non si è compreso che la guerra peggiora il mondo lasciando una eredità di dolori e di odi”
Lo affermano i 510 leader religiosi riuniti con Papa Francesco ad Assisi a 30 anni dalla Giornata Mondiale di preghiera che vi convocò Giovanni Paolo II.
“Non resti inascoltato – scrivono nell’appello che uno ad uno hanno firmato in piazza San Francesco – il grido di dolore di tanti innocenti. Imploriamo i Responsabili delle Nazioni perché siano disinnescati i moventi delle guerre: l’avidità di potere e denaro, la cupidigia di chi commercia armi, gli interessi di parte, le vendette per il passato. Aumenti l’impegno concreto per rimuovere le cause soggiacenti ai conflitti: le situazioni di povertà, ingiustizia e disuguaglianza, lo sfruttamento e il disprezzo della vita umana”.
“Si apra finalmente – conclude il testo – un nuovo tempo, in cui il mondo globalizzato diventi una famiglia di popoli. Si attui la responsabilità di costruire una pace vera, che sia attenta ai bisogni autentici delle persone e dei popoli, che prevenga i conflitti con la collaborazione, che vinca gli odi e superi le barriere con l’incontro e il dialogo. Nulla è perso, praticando effettivamente il dialogo. Niente e? impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace; da Assisi rinnoviamo con convinzione il nostro impegno ad esserlo, con l’aiuto di Dio, insieme a tutti gli uomini e donne di buona volontà”.
L’arcivescovo di Perugia, Mons. Gualtiero Bassetti:”quello di oggi non è stato un comizio di pace ma insieme abbiamo fatto un grande gesto, concreto, difronte al mondo. Finché quello delle armi – ha aggiunto Bassetti – sarà il primo commercio al mondo sembra utopico parlare di pace ma le utopie si realizzano. Bisogna porre le basi con sentimenti e gesti concreti”.
Padre Fortunato, direttore della sala stampa del sacro Convento di Assisi:”una giornata memorabile che saremo chiamati a rileggere e riprendere in molti momenti. Aad Assisi – ha aggiunto – si è respirata una umanità bella”.
Papa Francesco ha già fatto ritorno in Vaticano.