Ancora per un’ altra settimana saranno vietati gli spostamenti tra le Regioni, i ristoranti e i bar rimarranno chiusi nel week end così come è stato per tutto le festività, sarà possibile spostarsi una sola volta al giorno in non più di due persone per andare a trovare parenti o amici che vivono nella stessa regione. E da lunedì si abbasseranno le soglie per entrare in zona arancione o rossa, con almeno già sette regioni a rischio.
Il nuovo decreto legge è stato approvato dal consiglio dei ministri.
“Sapevamo che dicembre sarebbe stato un mese critico e siamo ritornati un po’ più su, con un Rt a 0,93 e dunque dobbiamo tenere il sistema sotto controllo” ha detto il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia sottolineando che “gli interventi fatti a Natale hanno evitato che in Italia ci fosse il liberi tutti e non è possibile consentire l’ arrivo della terza ondata, che è già in Europa”.
Il decreto prevede dunque il divieto di mobilità tra le regioni fino al 15 gennaio, fatti salvi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Si potrà inoltre spostarsi una sola volta al giorno per andare a casa di amici o parenti “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni”. Misure che introducono di fatto una zona gialla ‘ rafforzata’ e che varranno il 7 e l’ 8 gennaio. In questi due giorni sarà anche possibile spostarsi all’ interno della propria regione e riapriranno bar e ristoranti, con orario fino alle 18.
Per il fine settimana del 9 e 10 gennaio, invece, scatterà la zona arancione in tutta Italia: niente pranzo o caffè fuori e spostamenti vietati tra i comuni, ad eccezione dei movimenti “dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
La vera novità si introduce però con l’ articolo 2 del decreto. In sostanza il governo abbassa le soglie che fanno scattare la zona arancione o rossa: se una regione è in ‘ scenario 2’ – dunque con un Rt da 1 a 1,25 – diventa arancione; se è in uno ‘ scenario 3′ con Rt da 1,25 a 1,50 va invece in rosso. Misure che si applicano ad una o più regioni “nel cui territorio si manifesta un’ incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti”. Un passaggio quest’ ultimo introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’ Rt. Il nuovo sistema delle fasce scatterà però da lunedì 11: venerdì arriverà il monitoraggio dell’ Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno