L’Italia vira a destra, come ampiamente previsto.
La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 43% dei voti circa, almeno al momento in cui stiamo scrivendo. Il 43,84% quando mancano poco meno di 300 sezioni da scrutinare.
La coalizione di centrosinistra si attesta solo 26,14%.
In seggi, significa che il centrodestra avrà la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Proprio al Senato (sempre in bilico negli ultimi anni) potrà contare su una maggioranza tra 114 e 126 seggi. Ampiamente sufficiente per governare.
“Questo è il tempo della responsabilità – ha commentato Giorgia Meloni, presidente del consiglio in pectore in una breve dichiarazione molto prudente – governerò per tutti, se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto ciò che lo divide”.
Nella coalizione Fratelli d’Italia è largamente primo partito. La Lega di Matteo Salvini crolla sotto il 9% mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi quasi dimezza le percentuali rispetto al 2018 ma non affonda e sopravanza il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Salvini, che non sfonda.
PD all’opposizione con un risultato di poco inferiore al 19%.
Il Movimento 5Stelle ottiene un risultato soddisfacente (visto che era dato per morto) anche se ben lontano da quello ottenuto nel 2018. Il partito di Giuseppe Conte è il primo partito al Sud ottenendo a livello nazionale oltre 15% dei consensi.
Al voto sempre meno italiani. Ieri si è recato ai seggi soltanto il 63,95%, il 9% in meno rispetto al 4 marzo del 2018.
I VOTI DI LISTA QUANDO SONO STATE SCRUTINATE 61.220 SEZIONI SU 61.417
FRATELLI D’ITALIA 26,03%
PARTITO DEMOCRATICO 19,08%
MOVIMENTO 5 STELLE 15,40%
LEGA 8,78%
FORZA ITALIA 8,12%
AZIONE-ITALIA VIVA 7,7%
VERDI-SINISTRA 3,63%
+EUROPA 2,83%
ITALEXIT 1,90%
UNIONE POPOLARE-DE MAGISTRIS 1,43%
ITALIA SOVRANA E POPOLARE 1,24%