Ci sono dei video che circolano su facebook e che testimoniano la lite avvenuta fuori dal centro per l’impiego di Terni tra un dipendente e un utente, un giovane che si lamentava molto per il fatto che da 5 mattine non riusciva ad entrare. Voci concitate, “chiamo i carabinieri”, “no i carabinieri li chiamo io”, “dimmi come ti chiami” , “dammi i documenti”, fino a un “mi hai messo le mani addosso”, grida il giovane.
Il fatto non finirà lì perché il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, con delega alle politiche del lavoro, ha rilasciato ieri sera un comunicato in cui, oltre ad auspicare un incontro con l’utente coinvolto nella lite e a chiedere scusa, annuncia l’apertura di una indagine .
Con riferimento al video pubblicato su social network e ripreso dagli organi di stampa e comunicazione on line relativo ad un episodio verificatosi all’esterno del Centro per l’impiego di Terni nei giorni scorsi, la Regione Umbria rende noto che l’assessore competente ha già dato mandato alle strutture tecniche di avviare un’indagine sui fatti al fine di accertare compiutamente l’accaduto e le relative responsabilità per assumere gli eventuali provvedimenti unitamente alla Provincia di Terni che, viene ricordato, è titolare dei rapporti di lavoro del personale del Centro per l’Impiego.
Dall’assessorato regionale sono giunte le scuse per il disagio e l’immagine data del servizio dei Centri per l’impiego, che passeranno alle Regioni entro il 30 giugno, stigmatizzando l’accaduto e ricordando che in ogni caso i dipendenti pubblici hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con “disciplina ed onore”, come recita l’articolo 54 della Costituzione della Repubblica Italiana e sempre nel rispetto delle persone e dei cittadini, specie se in condizioni di disagio.
L’assessore ha rivolto le scuse personali al diretto interessato invitandolo a un incontro di chiarimento.