Botta e risposta fra il vice presidente della giunta regionale, Roberto Morroni (Forza Italia) e Virginio Caparvi (Lega). Morroni, visto l’esito delle amministrative che hanno confermato ancora un arretramento di Forza Italia ritiene che il suo partito debba essere “una forza saldamente ancorata alla tradizione liberaldemocratica, pluralista, laica, riformista, refrattaria ai bagliori del populismo e della demagogia. Una forza convintamente europeista, con una cultura di governo pragmatica, aperta al futuro, alla modernità, al progresso”. Il riferimento al populismo e alla demagogia e all’Europa è parso rivolto alla Lega, con la quale Forza Italia peraltro è al governo regionale e in tutti i comuni conquistati dal centro destra.
Secondo Morroni “”strada che Forza Italia deve imboccare, senza incertezze e senza ulteriori indugi, è quella di una vera e propria rifondazione, una sorta di Bad Godesberg”.
Un nuovo corso “che deve sapersi misurare anche con il tema della selezione della classe dirigente, passando dalla cooptazione all’elezione, ovvero dalla legittimazione dall’alto alla legittimazione dal basso”. Il che assicurerebbe secondo Morroni “il necessario dinamismo, la preparazione e una sana competizione nell’ambito della dirigenza interna, preservando in tal modo l’anima partecipativa e popolare del partito-movimento”. “La ripresa politica ed elettorale di Forza Italia – conclude il vice presidente della giunta regionale – è condizione essenziale anche per le sorti future della coalizione di centro destra. Appare sempre più stretto il legame tra un auspicabile spostamento verso il centro del baricentro politico della coalizione di centro destra e il rafforzamento delle sue chance quale alternativa di governo alla sinistra”.
A Morroni si è incaricato di rispondere il coordinatore regionale della Lega nonché parlamentare Virginio Caparvi che ha bollato come “scomposto” il suo l’attacco “all’attuale centro destra a trazione Lega”.
L’on. Caparvi accusa Morroni di “avere la memoria corta visto che la carica di assessore regionale l’ha ottenuta proprio grazie ai voti di quel mondo che vive, secondo quello che dice lo stesso Morroni, dei ” bagliori del populismo” “Un attacco – aggiunge – ad un progetto politico che ha portato finalmente dopo 50 anni il cambiamento in Umbria e recentemente anche nelle Marche”.
“Piuttosto che dilettarsi nella strategia politica nazionale e regionale – afferma ancora Caparvi -, l’assessore Morroni farebbe meglio a fare più attenzione alle materie di sua competenza, come ad esempio la caccia, visto il pasticcio combinato con i tesserini definitivi ancora non consegnati e con un calendario venatorio contestato dalla maggior parte delle associazioni di categoria.
La Lega Umbria, in terza Commissione regionale, con i suoi consiglieri, si è battuta al fine di modificare il calendario venatorio seguendo le indicazioni dei cacciatori, ma siamo rimasti inascoltati dall’assessore. Crediamo che il centrodestra sia in salute e il fatto che la Lega sia il primo partito della coalizione testimonia – conclude Caparvi – una vicinanza con quel popolo sovrano che fino ad oggi ci ha dato ragione nelle nostre battaglie”.