Edoardo Longarini e la Ternana, un rapporto iniziato sotto traccia negli ultimi mesi del 2004 e proseguito fino al 2017 quando ha ceduto il pacchetto azionario nelle mani di Stefano Bandecchi.
È stato lui il patron di una società che ha avuto nel corso degli anni tanti presidenti: da Emanuele Longarini a Dominicis, da Zadotti, a Masoni a Simone Longarini, l’ultimo a gestire la Ternana come espressione diretta della proprietà.
Un rapporto difficile quello di Edoardo Longarini con la piazza ternana, ma forse più per colpa di chi lo rappresentava che non ha avuto, soprattutto nei primi anni, quella capacità di mediazione, di confronto e dialogo che forse avrebbe giovato ai rapporti con la città, con le Istituzioni e con tutto quello che gli girava intorno.
Si sa, quando un rapporto non inizia nel migliore dei modi finisce, poi, per inasprirsi: tutto diventa più difficile ed anche le più piccole diatribe diventano delle montagne insormontabili da scalare.
Tante le polemiche inutili, sterili, tante le situazioni conflittuali evitabilissime senza dimenticare, però, che nella gestione sportiva Longarini, senza chiedere nulla in cambio, ha investito decine di milioni di euro, portando a Terni giocatori come Avenatti, Falletti, Rigoni, Frick, Antenucci, Ceravolo, Rispoli, Viola, Gavazzi, solo per citarne alcuni, non riscuotendo grandi risultati se non quella splendida promozione della squadra di Mimmo Toscano, conseguita forse con uno dei minori esborsi nella sua gestione di 12 anni alla guida della Ternana.
Sul piano sportivo, come detto, ma non certo solo per colpa sua, Edoardo Longarini non ha conseguito straordinari risultati ma sull’aspetto gestionale bisogna sottolineare che con lui la Ternana non ha mai subìto un punto di penalizzazione, l’unico sotto la gestione Deodati, e che il rispetto degli impegni presi, economicamente parlando, non è mai mancato.
Può sembrare cosa di secondaria importanza, ma non lo è! Basti pensare a quante società in questi anni sono scomparse per il fallimento ricominciando magari dai dilettanti e a quante tifoserie non hanno potuto più gioire o soffrire per la propria squadra del cuore.
È vero, la Ternana è anche retrocessa, ma non ha mai corso assolutamente il pericolo di non iscriversi al campionato.
E quando Edoardo Longarini ha deciso di dire basta all’indomani di una salvezza rimediata all’ultimo tuffo con Liverani ad Ascoli e di una pesante contestazione lo ha fatto badando di lasciare la società in mani sicure per il futuro; Bandecchi, infatti, come Edoardo Longarini, non ha ancora raccolto risultati pari agli investimenti fatti, ma sul piano della correttezza gestionale fino ad ora non gli si può rimproverare nulla.
È stato l’ultimo patron che ha vinto un campionato, godendosi quella giornata trionfale sugli spalti di un Liberati pieno zeppo di tifosi esultanti. Un pienone che, purtroppo, non si è più ripetuto.