Una sanità migliore è da ricercare sempre e il cambiamento non può non passare anche attraverso l’ospedale, luogo in cui il diritto alla salute dovrebbe trovare maggiore dignità attraverso l’erogazione di servizi e prestazioni complesse ricche di qualità, di innovazione e il più personalizzati possibile. Questo il focus della giornata promossa dall’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni “L’ospedale che vorrei. Traguardi e obiettivi per un cambiamento di qualità”.
A partire da questa premessa, l’Azienda Ospedaliera di Terni vuole essere promotrice di un percorso di evoluzione aziendale che porti alla pianificazione di modalità gestionali in grado di riorientare il comportamento di tutti gli stakeholder coinvolti nei servizi di tutela alla salute riuscendo nel duplice obiettivo di accrescere il valore dei servizi verso il paziente e aumentare il senso di appartenenza dei propri dipendenti.
Innovazione inclusiva che vede la sua forza nella capacità valorizzare il contributo di tutti coloro che in un modo o nell’altro vivono l’ambiente ospedaliero. Per questo l’Azienda Ospedaliera ha voluto dare l’imprinting di questo cambio di passo proprio a partire dal coinvolgimento dei bambini e far dare a loro “forma e colore” all’ospedale che verrà. Un’idea portata a termine grazie al prezioso contributo dell’Associazione I Pagliacci – che attraverso il suo Presidente, Alessandro Rossi – ha portato alla realizzazione da parte dei bambini del Dipartimento Pediatrico di tutte le immagini inserite all’interno del materiale di comunicazione.
A far luce su traguardi, idee e visioni per una nuova cultura dell’innovazione sanitaria il Direttore Generale Maurizio Dal Maso che nel suo intervento ha sottolineato come “Il rinnovamento in sanità esige un processo di evoluzione e di ri-orientamento che coinvolge tutti i professionisti protagonisti dei processi di cura e della tutela della salute, nessuno escluso; questa è la regola delle organizzazioni sanitarie e quindi anche dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. L’obiettivo ha aggiunto – è quello di diventare l’ospedale di riferimento del centro Italia e ci sono tutte le potenzialità umane, strutturali e tecnologiche per diventarlo in pochi anni, ma dobbiamo lavorare tutti insieme, in un’unica direzione facendo sistema e non pensando al passato organizzativo che è ormai alle nostre spalle, che non più sostenibile perché non più in linea con quello che chiedono e vogliono i pazienti.”
L’esigenza di un modello di ospedale «a misura di paziente» è anche il punto di partenza dell’intervento di Marco Spizzichino, Direttore Patrimonio del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della Salute. Un modello che punta all’umanizzazione dell’ospedale, dove la natura è metafora stessa di guarigione, ha spiegato Spizzichino .
A tracciare lo scenario futuro+ stato Giancarlo Pocetta, Docente di Igiene Generale ed Applicata dell’Università degli Studi di Perugia e CeSPES. “Che tipo di ospedale potremmo desiderare da cittadini-pazienti, familiari, professionisti sanitari?” esordisce provocatoriamente. “La risposta non è scontata. All’erogazione di cure appropriate ed efficienza nella gestione delle sue risorse si aggiunge l’approccio globale, non solo prestazionale”. “Un ospedale – spiega ancora Pocetta – centrato sulle persone che faciliti pazienti e famiglie nella guarigione anche attraverso processi di educazione alla salute e abilitino i pazienti nella gestione della propria salute e dei care giver in generale”. “Un itinerario complesso – continua Pocetta – ma che assume un particolare rilievo quando un ospedale, come nel caso dell’Azienda ospedaliera di Terni, è anche un contesto di insegnamento/apprendimento sia per i professionisti che ne fanno parte che per gli studenti dei corsi di medicina e delle professioni sanitarie”.
Professionisti che anche in questa occasione hanno dato un fortissimo contributo. Sono infatti intervenuti Luciano Lorenzoni Dirigente Medico, Responsabile della Formazione dell’Azienda Santa Maria di Terni e Project Manager del Progetto GOAL; Massimo Rizzo Dirigente Medico, Governo Clinico dei Processi Ospedalieri; Paola Weber Dirigente Medico, Igiene e Organizzazione Servizi Ospedalieri; Mauro Ciculi Dirigente Infermieristico Responsabile Qualità-Accreditamento e Comunicazione; Susanna Sodo Dirigente Infermieristico; Paolo Ottavi Dirigente Medico, Chirurgia Endovascolare; Carlo Vernelli Dirigente Medico, Dipartimento Malattie Infettive.